Settembre al Parco, De Scalzi dei New Trolls: "La Calabria? Qui non trovo fans, ma amici"

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Vittorio De Scalzi
  06 settembre 2019 03:31

di EDOARDO CORASANITI

Vittorio De Scalzi, volto storico dei New Trolls, parla col sorriso. In lui c’è sempre quella vena poetica che lo distingue, che lo segna, che cerca di condividere con l’interlocutore.
Non è difficile confrontarsi con lui in un’intervista dal sapore nostalgico ma allo stesso tempo capace di guardare al futuro, alle parole di ieri, alle canzoni di domani.
Alle 21.30 di domani salirà sul palco di “Settembre al parco”, l’evento organizzato dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro, insieme a gli Osanna, David Jackson dei Van der Graaf Generator, il Rovescio della Medaglia e l’Orchestra Internazionale della Campania diretta dal Maestro Leonardo Quadrini, per una serata tributo a Luis Bacalov, organizzata da Ecsdance di Giacinto Lucchino.

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De Scalzi, come possiamo definire i New Trolls?

“Siamo partiti dal beat e siamo passati ad un rock leggero, per arrivare ad un rock progressive con il Concerto grosso, per poi approdare ad un pop popolare. In questo caso rappresento parte rock progressive dei New Trolls, perché faremo, dedicato al maestro Luis Bacalov, i Concerti grossi”.

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Che storia è quella dei New Trolls, dopo ormai 50 anni?

“Una storia curiosa, anzi una storia di curiosità, perché la curiosità ci ha fatto creare mille complicazioni. Le complicazioni sono figle della curiosità. La prima scissione dei New Trolls è stata nel ’73, dove ognuno di noi ha creato una band diversa. Io ho fatto la mia e alla batteria c’era Tullio De Piscopo”.

 Qualche rimpianto?
“No no, siamo il prodotto di ciò che siamo stati!”

“Due di noi” è l’ultimo lavoro dei New Trolls.

“In questo album purtroppo Nico Di Paolo non è così presente: me la sono dovuto sobbarcare io. A causa dell’incidente che lo ha colpito tempo fa, Di Paolo è presente come autore di due canzoni”.

“Ritorneremo a casa” è una canzone che parla d’ambiente, un tema attualissimo.

“Le canzoni non si spiegano. Si possono fare alcune riflessioni e fare una lettura guidata su alcune sfumature. La poesia è fatta per essere interpretata e non spiegata. Il contenuto di “Ritorneremo a casa” è quello: parla di un tema attuale, ma in un modo poetico“

Progetti per il futuro?

“Sono sempre più da solo, sempre meno New Trolls. Credo che continuerò a tracciare la strada del cantautorato. Del resto, in passato, ho scritto per Mina, Ornella Vanoni, Anna Oxa. Sto preparando un lavoro che uscirà con l’anno nuovo, anche se forse già per novembre pubblicherò un singolo. Vediamo”.

Non è la prima volta che suona in Calabria. Che effetto le fa tornare qui ogni volta?

“E’ bellissimo ritornare in Calabria. Qui non trovo fan, trovo degli amici”

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