I rappresentanti dei lavoratori della Polizia Penitenziaria in servizio nella Casa Circondariale di Cosenza
sono stati ricevuti questa mattina, su loro richiesta, dal vice prefetto vicario, Regina Antonella Bardari. L'incontro è avvenuto durante il sit-in organizzato in Piazza XI Settembre dalle organizzazioni sindacali Sinappe, Osapp, Fns Cisl, Uspp, Uilpa per portare a conoscenza della Prefettura e dell'opinione pubblica alcune problematiche relative alla condizione lavorativa all'interno del carcere cosentino. All'incontro - riferisce una nota unitaria - hanno partecipato Claudio Caruso (Osapp), Rocco Gallo (Uilpa), Francesco Filato (Sinappe), Nicola Trovatello (FNS Cisl).
Con loro anche il segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo.
"A Bardari - è detto nella nota - i rappresentanti dei poliziotti penitenziari hanno evidenziato la difficoltà di una situazione che li sottopone ad uno stress ormai insostenibile a causa di una grave carenza nell'organico, mai integrata adeguatamente: mancano, infatti, circa 50 poliziotti. Perciò, al fine di garantire comunque lo svolgimento della loro delicata attività, sono costretti a sopportare carichi di lavoro che prevedono orari di servizio ben più lunghi di quelli da contratto, tra l'altro con ricaduta nell'orario ordinario di quello che dovrebbe invece essere considerato straordinario, accorpamento di più incarichi, accumulo di congedo ordinario non fruito nei tempi previsti".
"I rappresentanti sindacali - riporta ancora la nota - sottolineando che la loro azione rivendicativa è iniziata il 21 maggio con una forma di protesta pacifica, cioè con l'astensione dalla mensa obbligatoria di servizio, hanno quindi chiesto al vice prefetto vicario un intervento presso il Ministero competente per ripristinare una condizione lavorativa in cui poter continuare ad assicurare l'importante compito loro affidato nel rispetto dei diritti di tutti e senza problemi per la loro salute, soprattutto nel contesto di una pandemia devastante, superando una situazione che finisce per mettere a rischio anche la sicurezza dell'istituto penitenziario". "Nella settimana di mobilitazione dedicata alla salute e alla sicurezza sul lavoro - ha affermato Russo - le rivendicazioni degli agenti penitenziari risuonano ancora più significative e si confida nell'intervento del Prefetto per segnalare la necessità di una rapida soluzione per una problematica che si trascina ormai da tempo". "Bardari - è scritto nella nota - ha ascoltato con grande attenzione le richieste dei rappresentanti dei poliziotti penitenziari e ha senz'altro assicurato l'interessamento della Prefettura e la comunicazione al Ministero della Giustizia delle rivendicazioni presentate".
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