di GABRIELE RUBINO
Non era una sua priorità, ma da poco lo è diventata. Dopo l'atto di riorganizzazione del Policlinico Mater Domini, il commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli si 'muove' per mettere a punto il nuovo atto aziendale del 'Pugliese-Ciaccio'. Toccare il documento organizzativo per eccellenza dell'azienda ospedaliera catanzarese non era in cima ai pensieri del manager ex Agenas fintantoché non è arrivato il 'sollecito', datato 12 agosto, della struttura commissariale regionale.
IL SOLLECITO DI COTTICELLI E L'OBBLIGO PREVISTO DAL DECRETO CALABRIA- Saverio Cotticelli e Maria Crocco hanno ricordato che il Decreto Calabria (in vigore fino ai primissimi giorni di novembre) impone l'obbligo, a sei mesi dalla nomina dei commissari - già trascorsi-, di adottare appunto l'atto aziendale. E anche se non ha avuto una grande efficacia l'altra previsione della 'legge speciale sulla sanità calabrese', cioè quella delle unità di crisi del Ministero della Salute che avrebbero dovuto fare un lavoro di supporto per redigerlo, la mancata adozione dell'atto aziendale potrebbe essere causa di decadenza perché teoricamente i commissari (entro nove mesi dalla nomina) dovrebbero essere valutati da Cotticelli. La missiva faceva riferimento ad entrambe le aziende guidate da Zuccatelli, anche se al Policlinico la proposta di riorganizzazione era stata già formulata a fine luglio, anche se poi è arrivata la bocciatura, giusto qualche giorno fa, del rettore De Sarro (LEGGI QUI I DETTAGLI E LA RISPOSTA DEL RETTORE DE SARRO).
I CAMBIAMENTI IN ARRIVO CON L'ATTO AZIENDALE- Al 'Pugliese' invece se ne sta parlando sul serio soltanto in questi giorni. I vertici dell'azienda ospedaliera hanno avuto mandato da Zuccatelli di formulare una proposta che poi vaglierà al suo arrivo in Calabria nelle prossime ore dopo quasi un mese di vacanza. Da quanto appreso, non si tratterà di una rivoluzione ma piuttosto di un 'efficientamento'. La base di partenza resta ovviamente la rete ospedaliera per come disegnata dal DCA 64 del 2016. Nel lifting, orientato sui dipartimenti suddivisi per specialità, si correggerà l'allocazione di alcune unità operative. Ad esempio, il Servizio Immunotrasfusionale, che ancora oggi è all'interno del dipartimento di Oncoematologia, dovrebbe trovare una nuova base. Presumibilmente si razionalizzeranno i vari laboratori e qualche correttivo (nel senso di rafforzarlo con più figure) dovrebbe interessare il dipartimento di Staff, nella parte amministrativa.
IL CLIMA DI INCERTEZZA DELLE PROSSIME SETTIMANE- Al di là del cantiere sull'atto aziendale, il sentiment diffuso negli ambienti sanitari è che si è appena aperta una fase di incertezza che durerà per qualche settimana. Circostanza che non consegna la giusta inerzia 'politica' per fare grandi stravolgimenti nelle aziende catanzaresi. Zuccatelli non è nell'elenco nazionale dei direttori generali e per di più è in pensione. Questo lo taglia fuori dalle possibili scelte come futuro dg sia del 'Pugliese' e sia del 'Mater Domini', visto che è in corso la selezione dei nuovi manager post Decreto Calabria, cioè con le nomine che 'ritornano' alla Regione. A meno che, da Roma, non si aprano le porte della struttura commissariale. Ma questa è un'altra storia.
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