Ritorniamo ancora una volta sulle gravi carenze che attanagliano l’Ospedalità del territorio Tirrenico cosentino. Ci riferiamo in particolar modo allo Spoke Paola-Cetraro, in quanto da tempo, la nostra organizzazione sindacale, ha avviato tentativi di confronto prima e di denuncia poi, al fine di risollevare le sorti di due presidi sanitari in cui si fa fatica a garantire adeguatamente i servizi per l’utenza.
Ciò che ha sempre turbato la serenità sia delle parti sindacali, sia dei dipendenti, come già denunciato, è stato il grave sovraccarico di lavoro che gli operatori sono costretti a sopportare, sia per spirito di abnegazione quanto per senso di responsabilità nei confronti della comunità; infatti molto spesso devono sottostare a turni massacranti svolgendo attività di compensazione per i servizi e, molto più frequente, raddoppiare i turni. Questi come tanti altri, sono ormai da tempo i temi trattati dalla UIL FPL.
La nostra organizzazione sindacale ha sempre cercato di stare vicino ai lavoratori, ma soprattutto avviare tentativi di dialogo e chiedere incontri con la Direzione, ma non solo, i tentativi si sono estesi anche verso il mondo della politica, ma il risultato è stato soltanto quello di lanciare messaggi a vuoto, tale la sordità verso le nostre richieste.
Non sono bastate le due manifestazioni nazionali, la prima del 9 Giugno a Roma e la seconda del 22 Giugno, per giunta in casa, a Reggio Calabria, le quali hanno avuto una forte risonanza in tutto il paese ed in cui abbiamo chiesto un piano straordinario di assunzione per rilanciare tutta la Sanità in Calabria, ma stranamente nulla è servito a smuovere le coscienze di chi ha gestito e gestisce la Sanità regionale. Più di così cosa bisogna fare ancora?
Oggi, da articoli apparsi sulla Stampa, leggiamo di accuse e critiche alla UIL FPL, da parte del Dott. Vincenzo Cesareo il quale, della sua nomina a Direttore Sanitario dello Spoke Paola-Cetraro, ne apprendiamo notizie soltanto dai Media. Cesareo, rispondendo ad un nostro precedente articolo in cui denunciavamo le problematiche relative alla Sanità sul tirreno cosentino, accusa la UIL FPL di non essere sui binari giusti, di sbagliare strada e di non fare nulla per risolvere i problemi.
Noi ci rivolgiamo al dott. Cesareo, con la preliminare raccomandazione di rasserenare l’animo e di cominciare a vedere le iniziative della UIL FPL con occhi più propositivi, proprio perché i nostri tentativi, prima più sobri, poi più determinati e incisivi, sono soltanto l’avamposto di una volontà che ricerca un confronto. Quindi invitiamo il Direttore Sanitario a mettersi sui giusti binari e ad imboccare la giusta strada per poter fare qualcosa insieme alla UIL FPL che da tempo lotta per il miglioramento del nosocomio tirrenico. Non è necessario trincerarsi dietro il militaresco postulato ove la miglior difesa è rappresentata dall’attacco, cerchiamo di andare oltre, così facendo, il dott. Cesareo capirà che dall’altro lato troverà persone disposte a lavorare per raggiungere gli auspicabili obiettivi per il bene dei lavoratori e della collettività.
Dunque, speriamo che questo comunicato stampa venga interpretato un nuovo tentativo di apertura, ma se dovessimo riscontrare per l’ennesima volta sordità ai nostri solleciti, allora le nostre iniziative saranno sempre più incisive e rigorose, senza sconti a nessuno.
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