Sposato (Ordine infermieri Cosenza): “Sì a un infermiere per scuola ma serve un tavolo urgente di confronto”

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images Sposato (Ordine infermieri Cosenza): “Sì a un infermiere per scuola ma serve un tavolo urgente di confronto”
Fausto Sposato, presidente Ordine delle professioni infermieristiche di Cosenza
  29 settembre 2020 16:43

“Accogliamo molto favorevolmente la decisione del governatore Jole Santelli di inserire un infermiere in ogni plesso scolastico a tutela dei soggetti presenti. Gli infermieri da assumere, con varie modalità, per rafforzare l'offerta sanitaria territoriale a fronte della riapertura delle scuole e per fronteggiare l'emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del Covid-19, sono certamente significativi e vanno incontro alle richieste auspicate, da tempo, dall’intera categoria”. Fausto Sposato, presidente dell’Opi Cosenza, l’Ordine delle professioni infermieristiche, interviene a seguito dell’importante annuncio del governo regionale.

“Le intenzioni della Santelli elevano, senza alcun dubbio, l’importanza della nostra professione. Al tempo stesso però – nel merito – aspettiamo di capire come si intendono finanziare oltre 400 assunzioni in Calabria. Considerato che il Tavolo Adduci è chiaro in questi termini, cioè a dire che sono le strutture commissariali a disporre eventuali assunzioni, quali fondi intende predisporre l’amministrazione regionale? Quelli sulle scuole? Sulla sanità stessa? Fondi regionali? Risorse aggiuntive? Ci preme capire meglio non per polemica. Bensì per poter, subito dopo, rendere edotti i tantissimi iscritti che sono interessati all’annuncio”, spiega Sposato.

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“Mentre gli infermieri di famiglia e gli infermieri di comunità sono inquadrati in una legge già pubblica – asserisce il presidente - gli infermieri scolastici, proposti oggi dalla Santelli, non hanno ancora visto la luce pertanto non rientrano in queste normative dello Stato. Per questi motivi chiediamo, con urgenza, un tavolo di confronto costruttivo con il governatore Santelli. Non si può disporre senza prima un sano confronto con le parti interessati. Ribadendo, se necessario, che il nostro intervento rifugge dalla politica e si inserisce nell’ottica di un miglioramento, in ogni aspetto, della importante e favorevole decisione”.

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