di BRUNO SODARO
Il libro di Giuseppe Milisenda "Sussurri” conquista il Premio internazionale di letteratura a Roma “Palazzo del Campidoglio”
L'autore è nato a Torre del Greco ed è residente a Squillace (CZ), maresciallo dell'Arma dei Carabinieri. Il panorama culturale calabrese si sta arricchendo di un nuovo insolito protagonista, che si sta guadagnando gli onori e l’interesse dei più attenti, ammaliando con la sua penna, i giurati di importanti concorsi letterari nazionali e internazionali. L’ ultimo successo in ordine di tempo ha avuto come palcoscenico la stupenda cornice istituzionale del Palazzo del Campidoglio. Nella capitale italiana riecheggiavano le note della Fanfara a cavallo del IV reggimento dei Carabinieri, Quando il nome di Giuseppe Milisenda ha riempito il maxischermo della storica sede del Comune di Roma. Noto, ai più. come Maresciallo ed ex comandante della Stazione Carabinieri di Girifalco. Molti ignorano il suo percorso artistico già segnato da numerosi riconoscimenti. E sabato 14 maggio sarà la città di Rende a celebrare la sua vittoria al Premio internazionale di letteratura “Un libro amico per l?Inverno 2022”. Il suo genio creativo spazia da romanzi di formazione per ragazzi a thriller carichi di suspense. Le trame, mai banali, lasciano sempre al lettore, spunti di riflessione sulle condizioni dell’uomo moderno e sulle problematiche che affliggono la società. Non semplici scritti senz’anima, ma percorsi di crescita spirituale che rimangono impressi sulla pelle di chi legge lasciando in dono qualcosa con cui ricordare per sempre le pagine sfogliate con l’avida smania di chi anela conoscere il finale delle sue storie. Sull’ultimo dei suoi romanzi “Sussurri” ha puntato ad occhi chiusi il prestigioso Gruppo editoriale Giulio Perrone, affidandolo alle cure della casa editrice affiliata. L’Erudita’. Un'importante banco di prova per il maresciallo con il dono della scrittura, che culla ora il sogno di entrare nell’élite della casa editrice madre e, guadagnarsi un posto tra i più affermati scrittori calabresi. E sarebbe allora un errore imperdonabile lasciar fuggire lontano dai confini della nostra regione, un simile talento senza curiosare tra le pagine del suo ultimo romanzo, per poi rammaricarsi dell'ennesimo artista che ha dovuto cercare fortuna altrove. Il thriller “Sussurri” sgorga dalle ferite dell’uomo moderno; dalla pelle lacerata di chi assapora la sensazione di vivere incatenati a un mondo in cui ci viene negata la possibilità di conoscere la verità. Ci si ritrova davanti a un bivio: scegliere di uniformarsi alla massa ed esistere in uno stato di apparente libertà, talora indossando maschere o costruendo vite che non ci appartengono, o intraprendere un viaggio verso la consapevolezza rischiando di scontrarsi con la società e pagare un prezzo salato. Inconsciamente, quasi tutti noi, scegliamo la strada più semplice. Il romanzo percorre i nostri tormenti e si sviluppa su tre dimensioni narrative (specchio della società) che s’intersecano costantemente tra loro: finzione, apparenza e realtà. Il contesto in cui progredisce la trama è quello di un piccolo borgo della penisola italiana il cui monumento simbolo è un vecchio ospedale psichiatrico.
Lì i pazienti non sono sempre folli pericolosi, ma spesso individui la cui unica colpa è quella di essere diversi: giudicati pazzi da chi non è in grado di apprezzare la loro bellezza o da chi, forse, ne ha solo paura. Un borgo incastonato tra le colline che nasconde terribili segreti. Un borgo la cui popolazione ha scelto di nascondere, agli occhi del mondo, ciò che è stato per pulire la coscienza comune da giudizi che condannerebbero per l’eternità le fondamenta su cui è arroccato. Attraverso riti religiosi, messe e continue processioni gli abitanti sono riusciti nel tempo a espiare le colpe di chi si è macchiato di atrocità inenarrabili.
Un giorno, però, la routine del pianeta viene spezzata per sempre. La diffusione di un virus mortale, tra le strade del Mondo, induce i governi a impedire ogni sorta di manifestazione. Anche quel minuto gruppo di anime disperse è costretto ad allentare i cardini rinunciando ai sacri rituali. Così dagli inferi iniziano a risalire sulla superficie aberranti creature, che s'insinuano attraverso le fessure di colpe che erano state solo nascoste, e che continuavano ad ardere sotto il velo dell'omertà. Qualcuno riporta in vita Demetria, una bambina nata dalla violenza perpetrata tra le mura della struttura sanitaria e morta in circostanze misteriose, stringendo un patto di sangue con il pianeta Terra, che brama vendetta per le ferite che l'essere umano le ha inferto. La piccola diviene la guida di orrende creature dell'oltretomba e di quei pazienti dell’ospedale psichiatrico che vagavano smarriti senza aver mai compreso sino a fondo il motivo per cui erano stati privati della loro libertà. Inspiegabili omicidi iniziano a riempire i vicoli della comunità del sangue di chi è stato compiacente e di chi ha scelto di voltarsi dall’altra parte. Quando i tutori della legge iniziano a collegare gli episodi tra loro è ormai troppo tardi. La verità, però, non si può celare troppo a lungo e, nelle ultime pagine del romanzo, travolge come un fiume in piena tutto ciò che era solo apparenza e finzione.
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