"Tarantella Power” chiude in bellezza con l'ipnotico viaggio nel mondo della taranta

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Un momento della Tarantella Power a Tiriolo
  14 agosto 2019 15:22

A Tiriolo l’appuntamento estivo con il “Tarantella Power” si chiude in bellezza con un concentrato ipnotico e incalzante viaggio nel mitico mondo della taranta, ripercorso attraverso le musiche più suggestive ed i ritmi più ossessivi della tradizione popolare contadina del basso Salento e brani di propria composizione, grazie alla Compagnia aria corte. Uno tra i gruppi più importanti del panorama etno/popolare pugliese, che dalla metà degli anni 90 ad oggi, continua ad essere punto di riferimento del movimento di riproposta della più antica e travolgente forma di ballo e ritmo popolare quale è la "pizzica-pizzica", nella suggestiva cornice di piazza Cigala a Tiriolo per il ritorno del festival che ripropone anche ad agosto la riuscita formula che  combina tradizioni e musica nel suggestivo borgo di Tiriolo.

Una manifestazione fortemente voluta nel suggestivo borgo di Tiriolo dall’amministrazione Greco che crede nell’intreccio di musica e danza come strumento di valorizzazione delle risorse e delle vocazioni del territorio sotto il profilo storico, archeologico, enogastronomico e artigianale. L’evento, cofinanziato dalla Regione Calabria con i fondi destinati agli eventi culturali è affidato alla direzione artistica dell’Arpa, che fa parte dell’associazione temporanea di scopo costituita assieme al Comune di Tiriolo, guidato dal sindaco Domenico Greco vede la direzione artistica di Danilo Gatto e Antonio Critelli.

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E dopo la presentazione del libro di Cataldo Perri,  l’apprezzato musicista originario di Cariati che si definisce medico per mangiare e musicista per vivere ha presentato il libro “Da Ohi dotto’ a Malura”,  gli incontri letterari sono continuati con la presentazione del libro di Antonello Lamanna “Calabria  “Calabria Sound System”, insieme all’autore sono intervenuti il sindaco di Tiriolo, Stefano Domenico Greco, e il presidente dell’associazione Arpa, Danilo Gatto. Un articolato confronto impreziosito dagli interventi musicali a cura di Salvatore Magna e Antonio Conidi. Antonello Lamanna è giornalista all’ufficio stampa dell’università per stranieri dimPerugia dove è anche ideatore e responsabile del progetto Voxteca, un osservatorio laboratorio dei dialetti italiani e della oralità contemporanea. Si occupa inoltre di editoria e di comunicazione scientifica. È direttore responsabile di «Gentes», la rivista online del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali ed è il fondatore ed editor della Perugia Stranieri University Press, la casa editrice dell’Ateneo. Da anni si dedica allo studio della musica popolare e a quella di tradizione orale. Svolge ricerche dialettologiche ed etnomusicologiche nel Centro e Sud Italia, documentando oltre agli aspetti etnolinguistici, pratiche performative e generi musicali diversi. È coordinatore del Centro Studi Internazionale sulle Campane (Cescav). Ha pubblicato numerosi contributi scientifici tra articoli, saggi, libri, e realizzato documentari: Così parla Mesoraca. Dialetto e lingua in un paese della Calabria (Era Nuova 1998); Messurga. Voci e suoni del Sud Italia (Inmedia 1998); Ascoltare il Tevere (Era Nuova 2000). Per l’Adnkronos Libri è autore dei volumi con cd dedicati all’etnomusicologia italiana e all’oralità contemporanea: Strumentario (2001); Ragnatele (2002); Tammurriate (2004). Per Voxteca ed Egea: Dall’ottava rima al rap (2010); La valle parlante. Il mondo popolare del cantastorie Riziero (2013); D’altro canto.

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Scenari contemporanei della musica popolare umbra (2014). Il borgo è stato anche animato dalle vivaci incursioni dei Telecom Sax exemble un gruppo di giovani musicisti calabresi, una formazione innovativa ed eclettica, dotata dell’energia e della spontaneità tipiche di una marching band, ma allo stesso tempo, capace di approfondire con gusto e personalità il grande repertorio jazzistico, con brani che spaziano  da Duke Ellinghton fino a Joshua Redman. La mostra “Gli strumenti musicali nella tradizione popolare calabrese” invece continuerà ad essere aperta fino a martedì 20 agosto nella Chiesa Scala Coeli, sempre dalle 17 alle 19.30 fino al prossimo 20 agosto.

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