"Sta nascendo il nuovo governo dall'accordo tra PD e il M5S, la legislatura continua ed è un fatto positivo. Le elezioni ravvicinate avrebbero reso più difficile la situazione politica, economica e più fragili le istituzioni. L'esperienza però vissuta dal Paese dal 1994, sta ad indicare che è il sistema a non reggere. Con il referendum del 1993 e la conseguente riforma elettorale si pensava che attraverso la democrazia dell'alternanza si sarebbero rafforzate le istituzioni". Lo afferma in una nota Mario Tassone, segretario nazionale del Nuovo Cdu.
"Il sistema misto proporzionale e maggioritario, l'indicazione nelle liste dei candidati alla presidenza del consiglio - prosegue - hanno prodotto invece un anomalo sistema presidenziale non previsto dalla Costituzione. Le leggi ordinarie di riforma elettorale hanno forzato la Carta fondamentale della Repubblica, hanno liquidato i partiti, generato la 'dottrina' dei capi. Il governo nascente avrebbe intenzione di fare una nuova legge elettorale. Bene. È necessario, però, che siano reintrodotte assieme ad un proporzionale puro le preferenze. Gli eletti non possono essere nominati dagli apparati o peggio costruiti dalla rete ma dalla volontà popolare. La centralità del Parlamento non può essere oltraggiata dalla canea di detrattori interessati che esaltano i circoli chiusi di potere".
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