Annunciano l'assemblea pubblica che si terrà il 21 febbraio (ore 18 e 30) c/o la sede di RASPA, sita in via Trento e Trieste 19 a Villapiana Centro (CS). L'incontro cui prenderanno parte Alberto Ziparo, professore di Tecnica e Pianificazione urbanistica dell'Università di Firenze, e Gianmarco Cantafio della Società dei Territorialisti/e, è dedicato alla discussione delle tesi di quanti continuano a vedere nella costruzione della nuova tratta stradale un'occasione unica di benessere, lavoro e sviluppo per l'Alto Ionio e per tutta la Calabria.
"E' sicuro - si legge nel comunicato stampa di Raspa - Rete Autonoma Sibaritide e Pollino per l’Autotutela - che il terzo megalotto, così com'è stato progettato, modificherà irrimediabilmente la conformazione di un territorio a vocazione prevalentemente agricola e turistica. Ma al di là dei rilievi di ordine ambientale e sociale, in questi anni, abbiamo più volte preso le distanze dagli entusiasmi dei fautori del terzo megalotto della s.s. 106 riguardanti i temi del lavoro, dello sviluppo e del benessere. Adesso che la lunga e travagliata storia progettuale dell'opera sembra essere avviata a concludersi con l'apertura (non si sa quanto prossima) del gigantesco cantiere, R.A.S.P.A. ha deciso ancora una volta di controbattere con decisione le tesi di quanti continuano a vedere nella costruzione della nuova tratta stradale un'occasione unica di benessere e sviluppo per l'Alto Ionio e per tutta la Calabria".
"Non abbiamo alcun bisogno di sottolineare la nostra onestà intellettuale ma, a suffragio delle nostre posizioni, come già successo in passato, chiamiamo chi se ne intende più di noi. è proprio per questo che per il 21 febbraio p.v. abbiamo organizzato, presso la nostra sede di Villapiana, un approfondimento pubblico insieme a due esperti: si tratta di Alberto Ziparo, professore di Tecnica e Pianificazione urbanistica dell'Università di Firenze, e di Gianmarco Cantafio della Società dei Territorialisti/e. Con il loro aiuto, siamo pronti a chiarire gli aspetti principali di quello che sarà un affare miliardario per il colosso delle costruzioni che si è aggiudicato l'appalto del terzo megalotto e che, tra mille difficoltà, anche di ordine finanziario, ha intravisto quali possibilità esso abbia per i suoi conti. Si può parlare di sviluppo se, nella migliore delle ipotesi, otterremo qualche contratto bimestrale? Quale progresso c'è nel tornare alle medesime condizioni di miseria e di ricattabilità in cui versiamo adesso, liquidati frettolosamente e per l'ennesima volta dalle stesse persone che avremo eletto e che da anni usano per i loro fini un'idea sbagliata di progresso? Insomma, continueremo a farci dire ciò che saremo, a non crescere, a non contare niente?".
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