di STEFANIA PAPALEO
Si è da poco conclusa l'autopsia sul cadavere della donna neanche cinquantenne deceduta a poche ore dall'ultima seduta di chemioterapia a Catanzaro. Secondo una denuncia presentata dalla famiglia ai carabinieri, la paziente ha accusato un malessere a casa, quindi è stata chiamata un'autoambulanza del 118 che ha provveduto a trasferirla presso il Pronto soccorso dell'ospedale "Pugliese", dove è deceduta.
Il Codacons, venuto a conoscenza della triste vicenda, ha presentato un esposto a firma dell'avvocato Francesco Di Lieto, al fine di verificare la validità delle cure utilizzate durante la chemioterapia presso l'ospedale "Ciaccio", ma in realtà non sembra nutrire alcun dubbio in tal senso la famiglia, che ha sollecitato un'indagine ad ampio raggio sulle modalità di soccorso prestate alla donna in seguito al malessere.
Ed è un fascicolo contro ignoti, infatti, quello che il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Graziella Viscomi, ha aperto in Procura, conferendo l'incarico di Ctu al dottore Cavalcante, che, nel pomeriggio, presso il Policlinico di Germaneto, ha concluso gli esami autoptici che dovranno aiutarlo a rispondere ai quesiti dettati dal magistrato, al fine di far luce sul dramma che si è consumato nel quartiere Siano.
Per il resto, solo dolore e lacrime, in attesa dei funerali che si svolgeranno lunedì, alle 15,30, nella chiesa di Siano, dove l'agenzia funebre Ranieri accompagnerà il feretro della giovane donna.
In un’epoca contraddistinta da sempre maggiori successi in oncologia, può accadere che i pazienti rischino la vita per le conseguenze proprio dalle cure utilizzate per tentare di salvarli dalle patologie tumorali. Questo, almeno, è l'interrogativo che si pone oggi il Codacons, intervenendo su un caso dalle drammatiche conseguenze che si sarebbe verificato proprio nella giornata di ieri a Catanzaro, presso l’Azienda “Pugliese - Ciaccio”, nel presidio “Ciaccio - De Lellis”.
Secondo il Codacons una giovane donna sarebbe morta immediatamente dopo essere stata sottoposta a trattamento chemioterapico. Da qui la decisione di presentare un esposto presso la Procura della Repubblica di Catanzaro a firma dell'avvocato Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale dell’associazione, per chiedere che venga fatta la massima chiarezza sulle cause del decesso.
"Da quanto segnalatoci - spiega il legale - sembrerebbe, infatti, che durante la terapia, la donna sarebbe stata male, tanto dover essere portata presso il vicino Pronto Soccorso. Purtroppo la morte sarebbe sopraggiunta nel breve volgere di poche ore. Riteniamo doveroso, dunque, comprendere se si sia trattato di una diretta conseguenza del trattamento terapeutico, nonché se sia stato fatto di tutto per tenere sotto controllo la paziente e tentare, mediante un’adeguata terapia di supporto, una regressione degli eventuali effetti collaterali della chemio".
Ipotesi al momento senza riscontro. Sarà la Procura, adesso, a decidere se avviare o meno gli accertamenti finalizzati a far luce sulla vicenda, qualora, ovviamente, emergessero elementi tali da dover procedere in tal senso. In caso contrario, resterebbe solo il dolore dei familiari per una morte tragica e improvvisa.
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