Torna l'incubo covid nel carcere di Catanzaro: positivi 14 detenuti e 15 agenti

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Il carcere di Catanzaro

Colloqui in presenza con obbligo di green pass esteso a familiari e avvocati dei detenuti, disciplina di vaccini e tamponi e, non meno importante, il ritorno dei contagi anche nell'istituto penitenziario

  08 gennaio 2022 13:24

di CLAUDIA FISCILETTI

Il covid torna a bussare alla porta della Casa Circondariale "Ugo Caridi" di Catanzaro. Sono risultati positivi 14 detenuti della sezione Alta Sicurezza e 15 agenti. I numeri potrebbero aumentare, o restare stabili, poiché sono in corso i tracciamenti sull'intera popolazione dell'istituto penitenziario e del personale.

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Vi è una buona speranza che l'espandersi del focolaio venga limitato il più possibile, anche in virtù dell'efficacia con cui sono stati gestiti i focolai precedenti, in particolare quello che ha colpito l'istituto penitenziario catanzarese durante la prima ondata pandemica, rientrato poi in poco più di un mese.

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SITUAZIONE VACCINI E TAMPONI - Nel frattempo si adottano tutte le misure anti contagio, a partire dai vaccini per il personale dell'istituto penitenziario che per questa terza dose sta provvedendo autonomamente, a differenza di ciò che è successo per l'inoculazione di prima e seconda dose che si poteva ricevere all'interno del carcere. In merito si è espresso ampiamente Roberto Magro, Segretario regionale del Sinappe nei mesi scorsi (LEGGI QUI). Il sindacato, infatti, è stato vocale sull'intera disciplina delle misure anti covid all'interno degli istituti penitenziari calabresi, compresa l'estensione del green pass a familiari ed avvocati dei detenuti di cui parleremo tra poco. Il Segretario regionale Magro, poi, coglie la palla al balzo invitando a "prendere provvedimenti urgenti per il ritorno dei contagi", e invita a valutare "la riapertura delle tende dell'Esercito per fare i tamponi gratuiti a tutto il personale di Polizia Penitenziaria dei vari istituti calabresi".

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OBBLIGO DI GREEN PASS PER I COLLOQUI IN PRESENZA - Non solo, se spesso la situazione pandemica negli istituti penitenziari passa in secondo piano o, addirittura, non viene minimamente considerata, adesso col decreto legge del 7 gennaio 2022, in vigore da oggi 8 gennaio, viene disciplinato l'uso del green pass per familiari, avvocati e chiunque abbia colloqui con gli internati. Nell'oggetto "misure urgenti per fronteggiare l'emergenza Covid-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti di Formazione" si legge che l'obbligo del green pass viene esteso per i "colloqui visivi in presenza con i detenuti e gli internati all'interno degli istituti penitenziari per adulti e minori". Prima di questo decreto legge, infatti, non era richiesto il Super Green Pass né tantomeno Green pass base, per parenti e avvocati dei detenuti, che potevano accedere alle carceri senza dover mostrare alcuna certificazione.

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