
"Siamo allibiti. Abbiamo ricevuto -via pec mercoledì 5 febbraio - il secondo sfratto in un mese della statua di Giacomo Mancini da parte del sindaco di Cosenza". Lo si legge in una nota della Fondazione che porta il nome dello statista cosentino. Lo sfratto, secondo la fondazione, "non ha alcuna motivazione. È contro la legge nella forma e nella sostanza. E smentisce e contraddice la delibera di giunta e la convenzione sottoscritta tra Comune e Fondazione. Insomma è un arbitrio. Un abuso. Una prepotenza. Una violenza. Per giunta pagata con i soldi dei cittadini. Per parte nostra - conclude la nota della fondazione - reagiremo con ogni tipo di azione di resistenza a difesa del Leone e della storia di Cosenza".
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