di GABRIELE RUBINO
La bocciatura dei dirigenti regionali interni nella selezione per l’individuazione dei direttori generali dei due dipartimenti “Infrastrutture e Lavori Pubblici” e “Sanità” aveva fatto rumore e causato parecchi mal di pancia. Al tal punto che adesso, il ‘compromesso’ raggiunto in Cittadella per salvare la forma (la delibera prima o poi doveva saltare fuori) da un lato e non ‘offendere’ la sensibilità dei dirigenti (i giudizi erano parecchio pesanti) dall’altro è veramente creativa. Le valutazioni sono state omissate. Così, come se fosse un recruiting di un’azienda privata. Almeno per quanto riguarda il Dipartimento ‘Sanità’ per cui finalmente è stato svelato il provvedimento (assunto nella seduta di Giunta dello scorso 26 novembre) che conferisce l’incarico di dg all’esterna Iole Fantozzi. E c’è da pensare che lo stesso avverrà per quello del dipartimento ‘Infrastrutture e Lavori Pubblici’ che ha portato all’investitura a dg dell’ingegnere (esterno) Claudio Moroni. La Nuova Calabria aveva svelato i contenuti di quest’ultimo atto (LEGGI QUI PER I DETTAGLI) e ancora non ufficialmente pubblicato, lasciando intendere che non molti avrebbero gradito l’ostensione integrale.
Qualcuno avrà minacciato ricorsi, altri avranno richiamato l’attenzione della responsabile della protezione dei dati personali della Regione: sta di fatto che le valutazioni dei cinque dirigenti interni candidati alla guida del dipartimento Salute sono appunto ‘oscurate’. Fra i volti noti della Cittadella si erano proposti (sempre in rigoroso ordine alfabetico): Cosimo Caridi, Rodolfo Elia, Vincenzo Ferrari, Salvatore Lopresti e Sabina Scordo. Ebbene, in tutti e cinque i casi le valutazioni sono accompagnate da un laconico ‘omissis’. Un po’ come se a un concorso pubblico venisse reso noto il vincitore mentre agli esclusi sarebbe preclusa la possibilità di vedere il punteggio delle proprie prove. Francamente non il massimo per la trasparenza. Bisogna accontentarsi soltanto della quasi asettica valutazione complessiva con cui si scartano gli interni: “il processo di rinnovamento che dovrà interessare il Dipartimento ‘Tutela della Salute, Servizi Socio Sanitari’ necessita – recita la delibera- della guida di un dirigente in possesso di una qualificata e concreta esperienza rispetto a quella desumibile dai curricula dei candidati interni che, ancorché espressione di esperienza nell'ambito del sistema della salute non evidenziano, con riferimento alle aspettative programmatiche, un’esperienza maturata adeguata alle ineludibili esigenze riorganizzative”.
Intendiamoci, soprattutto per gli incarichi di direzione generale degli assessorati è più che legittimo che la nuova Giunta goda di discrezionalità nella scelta. È nell’ordine delle cose. Tuttavia, con il regolamento regionale che prevede appunto la preventiva valutazione delle candidature interne prima di passare agli esterni, con i dipartimenti ‘Infrastrutture e Lavori Pubblici’ e ‘Sanità’ la situazione è forse uscita fuori dai binari. Prima con le motivazioni delle bocciature un po’ troppo dure e ‘orientate’ e adesso con il velo calato nei documenti per non urtare troppo la sensibilità di dirigenti che comunque fanno parte della macchina amministrativa regionale.
Ad ogni buon conto, Iole Fantozzi è stata scelta perché “dal percorso professionale emerge il possesso di idonea professionalità ai fini dell’incarico da conferire, anche in considerazione del carattere strategico richiesto dalla struttura, nell’ambito dei processi di pianificazione e di indirizzo politico determinati dagli organi di governo. In particolare – si legge nella delibera-, rileva la qualificata esperienza della candidata nell’ambito dell’organizzazione e gestione nella specifica materia per aver ricoperto incarichi di direzione in diverse Aziende Sanitarie oltre che l’incarico di livello apicale in una tra le più importanti e difficili Aziende Ospedaliere operanti sul territorio regionale. Dal curriculum professionale della Dott.ssa Iole Fantozzi emerge una qualificata esperienza nella verifica dell’andamento della gestione e valutazione delle performance gestionali. La candidata, infatti, è stata nominata, con decreto del Ministro della Salute, Commissario Straordinario del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria ed è in possesso, quindi, di esperienza maturata in merito alla verifica dell’efficacia degli interventi sanitari, alla sicurezza, appropriatezza e qualità delle cure, alla propensione all’individuazione delle decisioni appropriate e all’assunzione delle conseguenti responsabilità, all’innovazione organizzativa e manageriale in relazione alla pianificazione del circuito assistenziale nonché all’acquisizione di tecnologie e alla progettazione dei settori clinici, dei servizi diagnostici e delle attività chirurgiche. La candidata – si legge ancora- ha curato la redazione di un Modello di gestione con riferimento all’emergenza Covid-19, pubblicato da Agenas sull’Osservatorio delle buone pratiche. Espone, altresì, una pluriennale esperienza in ambito sanitario anche come esperto qualificato”. Annotazione finale. Tra gli esterni si era candidato anche Ernesto Esposito che ormai, pochi hanno dubbi, affiancherà Maurizio Bortoletti nella struttura commissariale guidata da Roberto Occhiuto. Non andrà bene come direttore generale dell’assessorato ma evidentemente come sub-commissario sì. Questione di valutazioni.
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