di TERESA ALOI
L’ultima buona notizia risale a due anni fa. Era il 30 giugno 2016, quando venne tagliato il nastro inaugurale del tratto della Traversale delle Serre tra lo svincolo di Gagliato e quello di Argusto. Neppure tre chilometri di tracciato, 2,8 per essere precisi, e anche lì fu necessaria tutta la caparbietà del Comitato Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” fatta di proteste popolari e manifestazioni perché su quell’asfalto, pronto da alcuni mesi, si potesse transitare.
Poi, il nulla. Tranne, e non è poco, quell'inchiesta della Guardia di Finanza che ha scoperchiato un presunto sistema di sprechi e disfunzioni sui tratti già realizzati (LEGGI QUI ). Ma questa è un’altra storia.
Quella di oggi registra gli ennesimi ritardi per quella che ormai la si può tranquillamente definire l’incompiuta dei record. Una infrastruttura vitale per lo sviluppo dell'entroterra calabrese come la costruenda superstrada tra Soverato, le Serre e la costa tirrenica vibonese. E allora il Comitato nato su iniziativa di Francesco Pungitore e dello storico Ulderico Nisticò che da dicembre scorso è presieduto da Fioravante Schiavello continua la sua lotta senza sosta per fare accelerare i lavori e individuare le criticità degli appalti. Perché ora più che mai c'è la necessità di impegnarsi per rendere questa incompiuta una strada “vera”, dallo Jonio al Tirreno.
I CANTIERI - PROVINCIA DI CATANZARO
La situazione relativa ai cantieri della Trasversale delle Serre, in provincia di Catanzaro, presenta ancora due criticità irrisolte: il riappalto della bretella abbandonata di Campo Petrizzi e il lotto ancora da appaltare tra lo svincolo di Gagliato e la statale jonica 106.
Tecnicamente individuata dall'Anas come il Tronco 5° lotto 3 Bis della Trasversale delle Serre, il tratto relativo alla bretella è completamente abbandonato. C'è una gara in corso per il riappalto dell'opera pari a circa 12,1 milioni di euro. Ma ormai da troppo tempo si attende un esito positivo della vicenda, mentre, nel frattempo, piloni arrugginiti, ruspe e manufatti in disuso campeggiano da anni tra rovi ed erbacce, creando seri disagi alla popolazione residente ed ai numerosi pendolari che transitano sulla vicina provinciale, devastata dai cantieri.
Più complicato appare il cronoprogramma annunciato dall'Anas per l'appaltabilità, tra il 2019 e il 2020, del lungo tratto che dovrebbe collegare Gagliato, attuale capolinea della superstrada alla Statale jonica 106 (Satriano e Soverato). Tronco, suddiviso in tre lotti: il Tronco 5° lotto 4 stralcio 1, e cioè quello più a monte, pari a 79 milioni di euro, di cui è finanziata solo la progettazione; il Tronco centrale (5° lotto 4 stralcio 2), pari a 53,9 milioni di euro, che è l'unico finanziato; il Tronco 5° lotto 5, ovvero quello più a valle, pari a 64,6 milioni di euro, totalmente non finanziato. Non finanziato e siamo già a metà 2019. E considerati i tempi tecnici di reperimento delle risorse necessarie (Governo, Cipe, Regione), programmarne l'appaltabilità al 2019/2020 risulterebbe davvero difficile. Tra le soluzioni per velocizzare l'opera, recentemente si discussa una variante che prevede una statalizzazione della Provinciale esistente “Gagliato mare” e un raccordo parallelo alla “Laganosa” per ricongiungersi alla 106. Un progetto sostenuto dall'assessore regionale Roberto Musmanno e fatto proprio sia dalla Provincia di Catanzaro che dai Comuni interessati, oltre che dallo stesso Comitato. Ma dopo una accesa e proficua fase di discussione e confronto, al momento tutto tace.
Dunque, ricapitolando in sintesi, nel territorio del Soveratese, tra Gagliato e la costa Jonica, c'è un un totale complessivo di opere da realizzare pari a 209,6 milioni di euro per arrivare al completamento definitivo di questa importante porzione di Trasversale delle Serre.
Escludendo la gara in corso per Campo Petrizzi, il Tronco 5° lotto 4 “Gagliato - Satriano”, compresa la bretella per Satriano, ha uno sviluppo di circa 6 chilometri e un importo complessivo pari a circa 133 milioni di euro. Il Tronco 5° lotto 5 “Satriano - Soverato”, per uno sviluppo di circa 3,4 km, ha un importo complessivo pari a circa 64,6 milioni.
I CANTIERI - PROVINCIA DI VIBO VALENTIA
In provincia di Vibo Valentia si registrano le più recenti inaugurazioni: lo svincolo autostradale di Vazzano e il breve tratto Cimbello-MonteCucco, entrambi aperti al traffico (rispettivamente: ottobre 2018 e marzo 2019). Le prossime tappe in provincia di Vibo Valentia sono il superamento del cimitero di Vazzano, finanziamento a valere su fondo unico Anas per 6,42 milioni di euro; il superamento del colle Scornari, già finanziato con fondi dell'Apq Calabria per 14,3 milioni di euro e fondi del Contratto di Programma 2015 per 0,1 milioni di euro, per un totale di 14,4 milioni di euro; l’ avvio dei lavori di costruzione della variante alla SS182, lotto unico da Vazzano a Vallelonga, per un importo già finanziato di 128,45 milioni di euro a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione.
Numeri, quelli dei chilometri, e cifre, quelle dei fondi e delle spese, che consegnano tutta la complessità della situazione. Di Trasversale delle Serre se ne parla fin dal 1960. Concepita come uno strategico asse di sviluppo per la Calabria Media, il tracciato ipotizzato all'origine doveva collegare i due poli estremi di Soverato, in provincia di Catanzaro e Tropea, in provincia di Vibo Valentia, attraversando tutto l'entroterra delle Preserre e delle Serre. Fiumi di carte, convegni e parole hanno impegnato interi decenni fino all'apertura dei primi cantieri, negli anni '80. Da quel momento in poi è iniziata l'epopea della superstrada, tra ditte fallite, operai senza stipendio, cantieri aperti e chiusi, lavori infiniti. Successive rimodulazioni hanno notevolmente ridotto il tragitto. Non si arriverà più a Tropea ma solo all'imbocco dell'autostrada A2 (svincolo di Vazzano, ancora oggi chiuso al traffico). In totale, lungo l'intero tracciato, tra il Vibonese e la provincia di Catanzaro, sono stati spesi oltre 500 milioni di euro. Ma nonostante questa pioggia incessante di soldi, lo scenario è tuttora desolante. La Trasversale delle Serre, con le sue lungaggini e il suo destino di eterna incompiuta, era finita anche al centro di una durissima relazione dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) all'epoca presieduta da Raffaele Cantone. «L'appalto - scrisse l'Anticorruzione - è stato caratterizzato da molteplici lacune di natura progettuale, di esecuzione e di gestione, ciascuna delle quali di per se non decisiva ma nell'insieme tali da determinare un abnorme incremento delle opere e la notevole protrazione del tempo contrattuale».
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