Truffa a Catanzaro, consegna soldi e fedi all'amico del falso nipote: "Era alto e grosso"

di STEFANIA PAPALEO

"Ciao nonna, mi serve un favore: soldi e qualcosa in oro. Poi ti spiego". E lei, la signora Maria, non ha esitato: "Ho solo 400 euro in casa e le fedi mia e di tuo nonno, oltre all'anello che mi regalò per il fidanzamento. Come posso darteli?". Neanche il tempo della risposta, il campanello di casa già suonava: "Ho mandato un amico a prenderli, dai tutto a lui". E così è stato.

La donna apre e davanti a quell'omone alto e grosso, capelli scuri e forse un pò di barbetta, si è messa a disposizione. Senza, tuttavia, riuscire a capirne l'accento, dal momento che il truffatore, complice del falso nipote, non avrebbe pronunciato una parola oltre al saluto iniziale. Falso nipote, si. Un copione che si ripete ormai da troppo tempo e sempre ai danni di anziani che vivono da soli. Solo a sera tardi, infatti, dopo avere atteso che fosse rientrato dal lavoro, la donna ha contattato il nipote per sapere cosa fosse successo, scoprendo di essere stata raggirata e non dandosi pace per non essersi accorta che quella voce al telefono non apparteneva realmente al familiare.

"Come ho potuto non accorgermi che non si trattava di mio nipote", racconta la vittima della truffa, spiegando di aver poi avvisato tutti i vicini di casa che, tuttavia, non avevano visto e sentito nulla dentro e fuori il palazzo di Via Armando Fares, teatro del colpo messo a segno nel pomeriggio di ieri. Il resto, nelle carte dei carabinieri che hanno raccolto la denuncia e che da tempo sono sulle tracce di bande di truffatori in azione in tutto il Catanzarese.

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