Turismo, Cosenza e Dipignano fanno squadra

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  17 giugno 2019 16:03

Il Comune di Cosenza e quello di Dipignano saranno ancora più vicini grazie all’attività, da sviluppare in sinergia, volta alla creazione di itinerari turistici dedicati alla valorizzazione dei beni di interesse museale e di percorsi legati alle importanti presenze religiose del territorio. L'intesa tra i due Comuni è stata siglata questa mattina, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, con la firma di un protocollo d'intesa tra il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e il sindaco di Dipignano, Giuseppe Nicoletti, alla presenza dell'assessore al Turismo e Marketing territoriale del Comune di Cosenza, Rosaria Succurro e dell’assessore alle Politiche sociali del Comune di Dipignano, Emilia Pietramala, che tanta parte hanno avuto nel tessere i fili di questa importante intesa. Alla firma del protocollo ha assistito anche Guglielmo Guzzo, già Sindaco di Dipignano e ora presidente della Fondazione Museo del rame e degli antichi mestieri che avrà un ruolo importante come destinazione privilegiata degli itinerari turistici che scaturiranno dall'accordo.

Obiettivo dell’intesa tra i due comuni è quello di dar vita ad un quadro coerente e coordinato con l’implementazione di azioni sinergiche attraverso l’individuazione di percorsi congiunti di valenza storica che possano rappresentare una significativa integrazione agli itinerari primari, culturali e religiosi, promossi dal Comune di Cosenza. Diretta conseguenza del protocollo tra le due amministrazioni sarà il posizionamento dei rispettivi territori nel segmento del mercato turistico legato ai cosìddetti “viaggi religiosi”. Pur nel rispetto delle identità locali, i Comuni di Cosenza e Dipignano attueranno un programma di sviluppo e un progetto di valorizzazione univoco di cui sarà parte integrante il progetto di marketing e animazione territoriale “Dipignano Tour Experience” avviato con successo dal Comune di Dipignano attraverso i musei presenti sul suo territorio, rappresentati dalla Fondazione Museo del Rame e degli Antichi mestieri, e i percorsi religiosi riconosciuti dall’Arcidiocesi di Cosenza.

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«In questi anni – ha detto Occhiuto – abbiamo portato avanti un lavoro importante, finalizzato a valorizzare le nostre risorse culturali, ambientali e paesaggistiche. Abbiamo un grande patrimonio al quale guardare non come qualcosa da tenere nel cassetto, ma con un orientamento creativo che diventa un'opportunità per la crescita del territorio. Cosenza rappresenta una comunità che, allargata ai Casali cosentini, ha una storia unica che può essere letta. C'è qualcuno che ha detto che le città si tengono nelle pietre degli edifici dove si legge la storia, il passato, le guerre e tutto quello che c'è stato di interessante dal punto di vista della produzione culturale. Attraverso questo protocollo con il Comune di Dipignano, all'interno del quale esistono importanti giacimenti culturali, storici, ma anche innovativi, si può dare ai turisti che vengono qui e che sono sempre più numerosi, l'opportunità di allungare il periodo di permanenza e fare in modo che chi viene nella nostra città, nel nostro bellissimo territorio, nella nostra regione, non solo arrivi, per le attività di marketing che abbiamo implementato e per i servizi turistici che siamo in grado di fornire, ma vada via anche contento. Se facciamo in modo che il turista che viene a Cosenza provi delle emozioni che lasciano un'esperienza positiva – ha aggiunto Occhiuto - alla fine il turismo non potrà che aumentare. Ci sono regioni in Italia che hanno un numero di turisti stranieri infinitamente più grande del nostro e noi dobbiamo aspirare, con tutto il patrimonio di risorse che abbiamo, a raggiungere questi numeri perché diventino un'opportunità di crescita per il territorio e soprattutto un'opportunità di lavoro per i giovani».

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Altrettanto convinto il sindaco di Dipignano. Per Giuseppe Nicoletti, «se guardiamo alla storia, tutti questi piccoli centri che fanno da corona a Cosenza ( i 22 casali storici) sono, per loro caratteristiche, dei piccoli centri d'arte. In realtà – ha aggiunto Nicoletti - è rimasta molta storia e poca cronaca attuale, nel senso che non è stata sfruttata fino in fondo questa magnifica dote che ci è stata tramandata. Ben venga, dunque, che la città capoluogo, guardandosi intorno, ha fatto sì che si implementassero questa sinergia e collaborazione nelle attività artistiche, culturali e turistiche. E questo è per noi una garanzia».

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