
"E' assolutamente probabile che il pm titolare dell'inchiesta, il sostituto procuratore del Tribunale di Castrovillari, Valentina Draetta, nelle prossime ore possa richiedere al Gip una perizia psichiatrica al fine di accertare se al momento del delitto la capacità di intendere e di volere del trentaduenne Paolo Emilio Sisci fosse fortemente scemata ovvero assolutamente nulla".
A dirlo è il difensore di Paolo Emilio Sisci, l'avvocato Roberto Laghi, del foro di Castrovillari. Il trentaduenne, in da carcere da giovedì scorso dopo l'omicidio della madre, è controllato a vista per impedire possibili gesti suicidi o di autolesionismo.
"Le condizioni psicotiche del trentaduenne - ha aggiunto Laghi - rendono possa lasciare il carcere di Castrovillari per accedere in una struttura specialistica". In mattinata il legale ha incontrato il proprio assistito nel carcere di contrada Petrosa e con lui ha avuto un lungo colloquio. "Nel corso del colloquio - ha precisato il legale - ho incontrato una persona che mi è apparsa priva di qualsivoglia lucidità". Intanto, si è appreso che lunedì, alle 10, il sostituto procuratore titolare dell'inchiesta, Valentina Draetta, conferirà all'anatomopatologo Biagio Salarino, dell'Università di Bari, l'incarico di eseguire l'esame autoptico fornendogli i relativi quesiti. L'esame autoptico si svolgerà nella giornata di martedì, mentre l'udienza di convalida dell'arresto non è stata ancora fissata.
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