CORIGLIANO-ROSSANO – Balneazione, monitorare ed individuare le cause che determinano il fenomeno che si ripresenta puntuale ogni anno e a cadenza periodica: la non conformità delle acque. La necessità di intensificare i controlli richiede un impegno a monte e non a segnalazione avvenuta. Dalla tutela e salvaguardia della salute pubblica e della risorsa mare passa ogni progetto e disegno di sviluppo turistico. È quanto dichiara il responsabile provinciale Udicon Unione per la Difesa dei Consumatori, Ferruccio Colamaria, sollecitando chi di competenza ad intraprendere azioni ed iniziative che mettano un punto fermo alla questione, motivo di preoccupazione tra i bagnanti. "Se i 13 punti individuati tra Corigliano e Rossano con valori di escherichia coli oltre la norma – aggiunge Colamaria – sono gli stessi segnalati nel mese di giugno e poi rientrati è evidente che una causa per questo tipo di alterazione esiste e va individuata. La comunicazione non può essere lasciata al caso. Né ci si può affidare alle segnalazioni fotografiche che rimbalzano sui social. I cittadini – aggiunge – devono essere costantemente informati sulle eventuali zone inquinate. I divieti di balneazione devono essere ben evidenti. La superficialità nei dati oltre ad alimentare allarmismi può scatenare un passaparola dannoso per l’immagine della Città e per l’economia locale".
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