di TERESA ALOI
E' tutto come allora. O quasi. Le pareti annerite, le serrande a metà. Era la notte tra il 21 e il 22 ottobre scorso quando un incendio scoppiato al quinto piano di un palazzo in Via Caduti 16 marzo 1978 a Pistoia - periferia sud di Catanzaro - si portò via Saverio Corasoniti 22 anni e i fratelli, Aldo Pio 15 anni e Mattia Carlo 12 anni.
LEGGI QUI LA CRONACA DI UN ANNO FA
Sorpresi nel sonno quella notte. Sorpresi nei loro sogni di adolescenti mentre il padre Vitaliano e la madre Rita cercavano di salvare le vite degli altri ragazzi, Antonello e Zaira Maria.
E' passato un anno. Un anno fatto di ricoveri, cure costose, viaggi per cercare di "riparare" quelle ferite che faticano a rimarginarsi. Perché è difficile per un genitore sopravvivere ai figli. Difficile quando hai perso tutto. Quando le fiamme hanno divorato parte della famiglia e tutto ciò che hai costruito in una vita.
Oggi Vitaliano e Rita, dopo varie vicissitudini, hanno una casa. Una casa dove stanno riprovando a vivere la quotidianità. Ma è difficile. Quegli appelli gridati per Saverio (LEGGI QUI LA STORIA DI SAVERIO) oggi sono tutti per Zaira Maria che non è completamente autosufficiente.
Per Rita che porta addosso i segni di quella terribile notte. Ma anche per Vitaliano e Antonello. La solidarietà fa poco se non è seguita dai fatti. E Catanzaro ha l'obbligo di non dimenticare.
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