di GIOVANNA BERGANTIN
Per carità, con tutte le limitazioni del caso, incerti e un po’ straniti, siamo tornati di nuovo alle pratiche esterne, alla vita corrente, alla ricerca del mondo che sta fuori, al quartiere che non pensavamo di amare tanto e pregavamo ci avesse aspettato, mentre noi guardavamo alla finestra. Se torniamo ai mesi del lockdown, tra le conseguenze più spiacevoli ricordiamo il non poter più gironzolare spensierati fra i banchi del mercato, visionando prodotto per prodotto per riempire il paniere senza controllare la lista della spesa. E già, perché la sporta si carica, pian pianino, di prodotti locali ricchi di profumi, colori e tradizioni. Adesso arriva una buona notizia per gli appassionati del ramo. Rinasce la vita nei mercati urbani: di nuovo il traffico e qualche cliente.
Anche noi siamo ansiosi di fare un bel giro per riscoprire il piacere dei prodotti gastronomici locali e il via vai della clientela. L'entrata è unica, così come l'uscita, al mercato coperto di Campagna Amica di Cosenza. Le regole all’ingresso sono rispettate: un elimina code, dispositivi igienizzanti, spazi contingentati tra le bancarelle, ma pochi clienti. Rieccoli pure loro, i produttori di piccole aziende, dietro i banchi con il meglio dei prodotti in bellavista.
Franca Bagnato col marito hanno riaperto da qualche settimana il banco del pesce, con sopra scritto Organizzazione di produttori “La Perla del Tirreno” di Bagnara Calabra. Il pescato è esposto ordinato in bellavista con anche qualche pesce preparato, pronto per la cucina, come le acciughe, già diliscate per farle a cotoletta o “arriganate”alla cosentina.
Per il cliente il cellulare è sempre disponibile per informazioni e prenotazioni sul pescato della mattinata. Dietro le mascherine si parla del pesce di giornata e si risponde ai clienti frettolosi. Franca racconta di portare i frutti dei pescatori di Bagnara e dintorni, della Costa Viola, “solo nei tre giorni di apertura del mercato”. Sempre se c’è il pesce fresco, altrimenti l’appuntamento salta, precisa in modo semplice e immediato, ma con un suo stile serio e compito che ricorda la forza, il coraggio e la tenacia delle donne di Bagnara. Ci scherziamo anche un po’ su per strapparle un raro sorriso per la foto. “L’Organizzazione mette insieme il frutto del duro lavoro di 35 barche che riforniscono di pesce fresco i mercati, come quello di Campagna Amica - chiarisce Franca mentre si destreggia con naturalezza su più fronti – Attualmente il mare offre questo esposto, per il tonno, c’è il fermo pesca”. Le barche rientrano col pesce e lo affidano alla cooperativa. A quel punto bisogna organizzarlo per la vendita.
“Mio marito si alza molto presto per prendere le cassette pronte oppure quelle che si sono riempite col rientro dei pescherecci all’alba. Stamattina abbiamo le acciughe, gli sgombri, i calamari e il pescespada, pescato con la fiocina. Ha ancora i fori impressi sopra, guardi”. Nelle parole di Franca ritroviamo i racconti delle battute di pesca e la sfida arcaica tra il pescatore e il mare. Ritroviamo questo angolo fantastico di Calabria dove sopravvive la cultura antica della cattura per mare e la narrazione delle “spatare” che presidiano le onde oltre lo Stretto per avvistare il nobile pescespada. “Nel pomeriggio faccio tutti i preparati, involtini, cotolette e polpette di vario tipo di pesce. Al banco si trovano insieme al pesce fresco e al pesce spada in tranci; sezioniamo a parte il taglio della pancia e della “scorzetta o cozzetto”, pezzo della testa o della coda, con un po’ di osso, già pronto per fare un buon sugo. - Chiude con un sospiro rassegnato Franca - Alle cinque di mattina partiamo da casa per raggiungere il mercato di Cosenza” e specifica, per chi non lo sapesse, con arte da gran gourmet “Col ‘cozzetto’ di pescespada, semplice, semplice, si può condire la pasta, mettendolo in padella perché si liberi dall’acqua, quindi lasciarlo cuocere con olio d’oliva, cipolla e il pomodoro fresco. Oppure preparatelo ‘alla ghiotta’ con olive e capperi, e sentirete tutta la magia dei sapori mediterranei”.
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