Un successo la camminata fra gli ulivi a Terranova

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  28 ottobre 2019 22:02

Promuovere la cultura rurale. Riportare al centro il territorio, la natura e la tutela della biodiversità. Fare delle risorse agroalimentari e del patrimonio di conoscenze degli artigiani della terra la chiave per promuovere una nuova economia, eco-sostenibile e circolare. Stimolare il ritorno manageriale alla terra ed all’entroterra delle nuove generazioni. Contribuire alla riappropriazione del patrimonio identitario dei territori ed alla fruizione responsabile delle risorse naturali, in termini produttivi e turistici.

 Sono, questi, i principali obiettivi che iniziative diffuse su scala nazionale come la Camminata tra gli ulivi, possono contribuire a far raggiungere, stimolando la partecipazione dal basso e promuovendo amore e consapevolezza verso la propria terra e verso i propri marcatori identitari, tra i quali l’ulivo.

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Ad esprimere soddisfazione, insieme al Primo Cittadino Luigi Lirangi, per la riuscita partecipazione alla terza edizione nazionale dell’evento promosso dall’associazione nazionale delle Città dell’Olio di cui Terranova da Sibari fa parte e svoltasi ieri (domenica 27) è il vicesindaco e assessore all’agricoltura Massimiliano Smiriglia. – Il Vicesindaco coglie anche l’occasione per ringraziare per la preziosa collaborazione la Pro Loco Thurium Novum, l’Assoproli, la Società Cooperativa Agricola Op Probio, la sede zonale dell’Uci – unione Coltivatori Italiani, la Coldiretti Cosenza, l’Agrocepi, il Consorzio delle Terre Nuove da Sibari ed i produttori De.Co.

Dai sentieri che portano nel cuore delle campagne che si affacciano sulle distese di agrumeti ed uliveti, avvicinandosi alle fronde degli alberi per conoscere il frutto ed i procedimenti per ottenere l’olio extravergine d’oliva; passando, con lo stupore dei più piccoli, dalla casa del Tritone Italiano, la salamandra autoctona che vive nei ruscelli e nelle vasche; fino a Palazzo De Rosis, dove le cultivar Carolea, la Roggianella e la Dolce, nella loro forma di olio extravergine novello, si sono fatte ampiamente apprezzare su una fetta di pane o come condimento dei piatti della tradizione. È stato di quasi 3 chilometri il percorso su tratto rurale seguito quest’anno dai tantissimi partecipanti ad una manifestazione che – conclude Smiriglia – è diventata ormai storicizzata ed attesa dalla nostra comunità e da tutto il territorio.

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