Unical: "Non possiamo annullare la terza rata. Da Governo e Regione non ci sono stati interventi"

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  24 luglio 2020 18:31

L’Università della Calabria, consapevole delle ripercussioni economiche che la pandemia ha avuto sulle famiglie, ha adottato in questi mesi diverse misure per alleviare, per quanto possibile, i disagi.

L’ateneo ha anticipato il pagamento delle borse di studio, liquidate a tutti gli aventi diritto, ha assegnato ed erogato per la prima volta i premi di laurea a tutti gli idonei, ha concesso esoneri ai laureandi costretti a rinviare la discussione della tesi per l’emergenza in corso. Tra queste misure c’è stato anche il rinvio del pagamento della terza rata delle tasse universitarie dal 31 maggio al 31 luglio.

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L’ateneo è tra i pochi in Italia ad essersi spinto così in là nel rinvio delle tasse e lo ha fatto anche nell’attesa che altri enti, ai quali sono assegnate funzioni sociali, adottassero provvedimenti compensativi per consentire alle università di ridurre il carico contributivo.

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La Regione Calabria nelle scorse settimane ha concesso un contributo agli studenti fuori sede, per far fronte alle spese che comporta frequentare l’università lontano dalla propria residenza, e ha garantito ulteriori fondi per le borse di studio degli atenei calabresi. Il Governo, nell’atteso decreto per l'alleggerimento delle tasse studentesche, ha concentrato tutte le misure – prontamente recepite dall’Unical - sull’anno accademico 2020/2021.

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Non sono arrivati però, almeno finora, interventi finalizzati a sostenere la detassazione per l’anno accademico in corso e a compensare quindi il mancato gettito.

Una situazione che non riguarda solo l’Unical. Tutti gli atenei hanno dilazionato il pagamento delle tasse e solo in pochissimi casi, per esigenze molto specifiche, hanno concesso agevolazioni. Nessun ateneo ha però annullato in blocco le rate.

«L’Unical conosce e comprende le difficoltà che le famiglie sono costrette ad affrontare in questi mesi difficili. L’ateneo – dice il rettore dell’Unical Nicola Leone – ha messo in campo tutte le misure sostenibili per alleviare, per quanto possibile, quelle difficoltà. Avremmo voluto fare di più, ma non abbiamo ricevuto risorse destinabili a questo scopo. Il lockdown non deve peraltro trasmettere un’immagine distorta della realtà – continua il rettore Nicola Leone – L’Università in questi mesi non è stata chiusa, né ha sospeso le sue funzioni istituzionali. L’Unical non si è fermata, al contrario, ha garantito l’attività didattica, ha portato avanti la ricerca e si è fatta carico di nuovi interventi e attività imposte dall’emergenza sanitaria in corso».

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