di PAOLO CRISTOFARO
L'Università della Calabria è un campus grande e frequentatissimo. Migliaia di studenti da tutto il territorio regionale e non solo. Ricercatori, docenti, ospiti, professori, impiegati. Una vera e propria cittadina che ruota intorno alla formazione e ai giovani. Ma è chiaro che, in una così complessa realtà - che pure è ragione di vanto per la nostra Regione - alcuni servizi minimi sono indispensabili. Ci sono giunte segnalazioni - con tanto di foto allegate - da parte di studenti che, stanchi di alcuni disagi quotidiani, chiedono, anche alla luce delle numerose - e a volte esose - tasse da pagare, il rispetto dei diritti minimi. In particolare, le segnalazioni riguardano i servizi igienici, i bagni dell'università, che versano spesso in condizioni di assoluta fatiscenza. "E' assurdo che, pur pagando le tasse, non si abbia la possibilità di avere un bagno disponibile con le minime condizioni igieniche necessarie" ci scrive una studentessa dell'Ateneo di Arcavacata di Rende, della Facoltà di Ingegneria.
"Frequento l'Unical da alcuni anni e non sono mai riuscita a trovare un bagno che non fosse nauseante, sporco, maleodorante e funzionale. Non pretendo la carta igienica, ma almeno vorrei non trovare sempre le pozzanghere sul pavimento o addirittura alcuni bagni chiusi con i lucchetti o - al contrario - senza neppure la serratura per usufruirne in maniera tranquilla" continua a spiegare la ragazza. "Nei pochi momenti liberi, tra una lezione e l'altra, risulta difficile fare molte scale o girare tra i vari cubi alla ricerca di un bagno utilizzabile" aggiunge. "Spesso non c'è distinzione di genere, nei bagni vicini alle aule; maschi e femmine utilizzano gli stessi servizi, con i conseguenti disagi facilmente immaginabili. Cosa fanno gli addetti alle pulizie?" conclude la studentessa.
Si tratta di una delle tante testimonianze simili, raccolta dal primo edificio del Campus fino alla fine del Ponte Pietro Bucci, dove appunto sorgono i cubi di Ingegneria, dai quali ci giunge questa segnalazione, confermata da tanti altri studenti. "Paghiamo molte tasse, a volte sono un problema anche per le famiglie, che fanno di tutto per poterci garantire lo studio e la formazione. Sarebbe un punto di partenza minimo quello di vedere, almeno, i servizi di quotidiano utilizzo pienamente disponibili, dato che in Università ci passiamo praticamente tutta la giornata" ha asserito un altro studente. L'augurio degli assidui frequentatori - per fortuna! - dell'Ateneo calabrese, è che chi di competenza prenda i dovuti provvedimenti in tempi rapidi.
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