Università, il caro affitti colpisce anche a Catanzaro

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  06 settembre 2019 15:57

L'anno accademico è ormai alle porte. In molte università, tra meno di un mese, riprenderanno le lezioni. La scelta più importante - quella della facoltà in cui studiare - le future matricole l'hanno già fatta. Ma ce n'è un'altra altrettanto importante che, in queste settimane, accomuna i nuovi iscritti a tutti gli altri ragazzi che hanno deciso di frequentare un corso di laurea lontano dal luogo d'origine: la casa.

Gli studenti che studiano fuori dalla regione d'origine, secondo i più recenti dati Miur elaborati da Skuola.net, sono 421.000. Ovvero il 25% della popolazione universitaria. Senza contare gli spostamenti all'interno della stessa regione. Gli studenti lamentano anche quest'anno il caro affitti: "Per il quinto anno consecutivo si assiste ad un aumento vertiginoso degli affitti universitari, pari al 6%, che troppo spesso costringono migliaia di studenti e studentesse a dover compiere enormi sacrifici o addirittura ad abbandonare gli studi", dice Camilla Guarino, coordinatrice nazionale di Link.

Secondo i dati di Link, coordinamento universitario, se a Milano per una stanza singola si raggiunge la cifra folle di 575 euro mensili di media (+2%), a Roma si pagano ancora oltre 400 euro mensili (+6%), a Torino 360 euro (+25%) e a Firenze 358 euro (+12%), con aumenti simili registrati anche a Bologna, Padova, Pavia, Genova, Cagliari, Catanzaro e altre città. "Di fronte a questa situazione non vi sono agevolazioni né politiche pubbliche per aiutare gli studenti a pagarsi una stanza, lasciati troppo spesso in balia della speculazione immobiliare, di stanze troppo piccole e di contratti inadeguati alle loro esigenze", denuncia Guarino.

I posti offerti negli studentati pubblici non arrivano a 40.000 unità. Tanto è vero che, secondo una ricerca del portale Skuola.net - che ha coinvolto 650 studenti fuorisede (nuovi e vecchi) - ad oggi circa 2 su 3 non hanno ancora un tetto sulla testa per il prossimo anno.

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