"Vantativinne"di Franco Laratta presentato all'Ubik di Catanzaro tra sogni, realtà e speranze per la Calabria

Il vento della speranza soffia senza sosta tra le pagine del nuovo libro di Franco Laratta, "Vantativinne", che racconta la storia di tanti giovani calabresi che ce l’hanno fatta rimanendo nella propria terra. Storie di successo descritte dal giornalista ed ex parlamentare e racchiuse in un libro presentato ieri alla libreria Ubik di Catanzaro.

L' autore ha delineato i tratti fondamentali dei personaggi raccontati (ballerini, cantanti, chef, politici, imprenditori), esaltando una narrazione positiva della Calabria che spesso è difettosa per chi si occupa di scrittura. C'è una nota in comune tra tutti i ragazzi di "Vantativinne" (in dialetto calabrese significa "Vantatene"), quella di saper sfruttare le proprie capacità , i propri talenti, ma senza emigrare, senza allontanarsi dalle proprie origini. 

Ludovico Abenavoli, professore all'Università Magna Graecia di Catanzaro,  ha fatto notare l'elevata qualità delle facoltà catanzaresi, spesso bistrattate senza ragioni precise e che meriterebbero maggiore considerazione proprio dagli studenti che vanno via.


Tra i relatori c'è anche uno studente che la carriera la sta costruendo proprio a Catanzaro. Pietro Cinaglia, dottorando all'Umg, dopo un'esperienza di 9 settimane negli Usa ha preferito restare qui, perché, dice, "lì non mi sarei sentito a casa. Forse qui sarà più difficile ma non me la sento di andarmene". 

Daniele Rossi, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro e imprenditore spesso a contatto con l'Asia, è convinto che "esiste una nuova voglia di fare impresa in Calabria ma che spesso si scontra con una eccessiva burocrazia". Rossi ha inoltre condiviso la (buona) notizia di un imprenditore asiatico che vorrà venire presto nella nostra terra per investire. 

Tra gli organizzatori dell'appuntamento moderato dal giornalista de "La Nuova Calabria" Edoardo Corasaniti c'è anche l'associazione "Vitambiente", presieduta dall'avvocato Pietro Marino. Anche lui è testimone di come qualcosa di importante si puo' fare in Calabria. La sua associazione, infatti, è diramata sul territorio , si rivolge in favore dell'ambiente e rappresenta un esempio di impegno fattivo e concreto per la crescita. 

Ospite d'eccezione della serata è Stefano Caccavari, fondatore di "Mulinum", una start up nata a San Floro (Catanzaro) con l'obiettivo di far rinascere un antico mulino e che attualmente conta 200 soci in tutto il mondo.  Tutto nasce da tre pilastri: idee, tradizioni, comunicazione. Elementi fondamentali del successo e di una politica aziendale che fa sponda tra marketing e qualità dei prodotti.

Al termine dell'incontro, l'avvocato Aldo Costa, direttore generale della Fondazione Politeama, ha salutato i relatori e posto l'accento su quanto la cultura possa essere un traino imprescindibile per l'evoluzione della Calabria. 

 

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