Non è la prima volta e non sarà l’ultima. Tuttavia, vedere una liquidazione monstre per soli interessi per un debito a carico di un ente del servizio sanitario calabrese fa sempre un certo effetto. Soprattutto in una delle fasi più buie della sanità regionale in cui i conti in rosso penalizzano l’erogazione dei servizi. Dalle casse dell’Asp di Catanzaro a breve se ne andranno la bellezza di 386.617,09 euro. Oltre 365 mila sono esclusivamente interessi di mora, mentre il resto sono spese legali, evidentemente per un debito risalente contratto dall’azienda sanitaria provinciale.
Questa è la cifra certificata da una delibera del commissario ad acta (di regola un funzionario del dipartimento regionale di Tutela della Salute) che si è occupato della vicenda. Peraltro, manca ancora la quota del compenso da attribuire allo stesso commissario. Gli addetti ai lavori dicono che ormai quella del commissario ad acta che dà attuazione alle sentenze di condanna degli enti della sanità sia diventata un’occupazione molto remunerativa.
Tornando all’esborso dell’Asp catanzarese, i quasi 387 mila euro saranno girati sui conti di Banca Farmafactoring spa che aveva ottenuto un decreto ingiuntivo nel 2015 dal Tribunale di Milano. Titolo reso esecutivo dal Tar della Lombardia nel 2018. (g.r.)
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