"Verità per Ilaria", sit-in davanti al Tribunale di Cosenza

“Verità per Ilaria”: è stato questo il messaggio emerso dal sit-in di protesta che si è svolto oggi davanti al Tribunale di Cosenza promosso dal movimento “Fem.In”. L’obiettivo del movimento e di tanti cittadini presenti è quello di chiedere che si faccia luce sulla morte di Ilaria Mirabelli. La 39enne è morta lo scorso 25 agosto sulla strada per la Sila, in provincia di Cosenza, mentre era in auto con il suo fidanzato Mario Molinari. La dinamica dell’incidente non ha convinto fin dall’inizio le forze dell’ordine accorse sul posto. Infatti la Procura ha aperto un fascicolo prima contro ignoti e poi, nei giorni scorsi, ha iscritto Molinari sul registro degli indagati. La famiglia della giovane - molto conosciuta e stimata a Cosenza e negli ambienti del Cosenza Calcio - ha chiesto che venga fatta chiarezza. Così, il legale che rappresenta la famiglia ha presentato un esposto in Procura per evidenziare anche le tante anomalie nella ricostruzione dell’incidente fatta dal fidanzato. 

Quest’ultimo, nei giorni scorsi, ha reso noto anche una lettera nella quale dichiara di non essere un mostro e di non aver mai avuto atteggiamenti violenti nei confronti della giovane alla quale era legato da alcuni mesi. La vettura sulla quale la vittima viaggiava assieme al suo fidanzato è finita fuori strada e il corpo della giovane e’ stato trovato a 50 metri di distanza. Ma sin dal primo momento la dinamica dell’incidente stradale non ha convinto gli inquirenti che hanno avviato le indagini. Le indagini sono affidate ai pm Donatella Donato e Mariangela Farro. Tanti i dubbi da chiarire e anche i punti da verificare tra i quali anche quello di accertare chi era alla guida quel giorno. Non è chiaro quindi se si sia trattato di una morte avvenuta a seguito di un incidente stradale o se dietro la tragica scomparsa della giovane ci sia dell’altro. La morte di Ilaria è finita sotto i riflettori nazionali proprio perché non è chiaro che cosa sia successo e non è chiaro che non ci sia stata qualche responsabilità nella morte della ragazza non ascrivibile a un mero incidente stradale. 

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