Verso l'integrazione dei due ospedali di Catanzaro, alcuni nodi dell'Aou Mater Domini

Il protocollo d’intesa fra Università e Regione Calabria è in dirittura d’arrivo. Il grosso del lavoro della commissione tecnica è fatto ed è all’attenzione dei due che dovranno firmarlo: il presidente della Giunta e commissario della sanità Roberto Occhiuto e il rettore dell’Umg Giovambattista De Sarro. La legge regionale prevede che all’indomani della pubblicazione dell’atto sul bollettino ufficiale decadono i due vertici dei due ospedali, quello del Pugliese-Ciaccio e quello della Mater Domini.

Entrambe le aziende ospedaliere si stanno preparando alla prossima fusione. Anche se non sfumature diverse. Il Pugliese-Ciaccio ha adottato una delibera con cui vengono prorogati gli incarichi scaduti o in scadenza della dirigenza (LEGGI QUI) e contestualmente prevedendo di pubblicare gli avvisi per individuare i titolari delle strutture semplici e altri incarichi professionali. Una decisione contestata dalla Cisl Medici (LEGGI QUI). All’Aou Mater Domini, che ha una situazione di partenza differente non avendo un atto aziendale vigente, non mancano comunque le postazioni scoperte. Un problema risalente e noto, dato che l’ex commissario Giuseppe Giuliano (poco prima di ‘trasferirsi’ all’Asp di Vibo Valentia) aveva iniziato una ricognizione poi rimasta appesa.

Ci sarebbero una trentina di strutture semplici senza titolare e poi c’è il caso di Cardiologia Riabilitativa ed Epatologia che, stando al Dca 64 del 2016 (quello che disciplina lo stato attuale della rete ospedaliera), sarebbero state ‘programmate’ come a valenza dipartimentale. Finora, dai vertici non sono arrivate indicazioni per sbrogliare la matassa, che ovviamente nella perdurante disfida fra ospedalieri e universitari provocherebbe non poco malcontento. 

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