"Per me è ingeneroso continuare a collegare questo luogo di culto alla 'ndrangheta, azzerando quanto da anni si sta facendo per recuperare la sua vera identità. Polsi è semplicemente un santuario".
A dirlo è stato il vescovo di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva, nella sua omelia in occasione della festa della Madonna della Montagna che si è celebrata oggi nel Santuario di Polsi. Parole che fanno riferimento, indirettamente, a quanto detto nei giorni scorsi al Senato dal presidente della Commissione antimafia Nicola Morra, che ha definito quello di Polsi "il Santuario cui la 'ndrangheta ha deciso di consegnarsi" dopo che varie inchieste hanno dimostrato come in passato, a Polsi, si svolgessero summit di 'ndrangheta.
"E' un Santuario - ha proseguito il Presule - da amare, da custodire, da tutelare da ogni interesse ed interferenza esterna. E' un luogo sacro che vuole offrire ai tanti pellegrini che lo visitano momenti di silenzio, di preghiera. Un luogo dove è possibile riscoprire il rispetto per la natura, il valore della riconciliazione con Dio e con i fratelli"
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