"E' molto importante la portata di questa operazione che non registra precedenti simili. Tutto ciò conferma ancora una volta il legame storico di Cassa Depositi e Prestiti con i territori, rilanciando il suo ruolo di partner chiave della Pubblica Amministrazione".
Lo sottolinea il delegato Anci ai Lavori pubblici e presidente della Fondazione Patrimonio Comune, Mario Occhiuto, relativamente al piano che prenderà il via il prossimo 6 maggio, coinvolgendo circa 7.200 enti territoriali per complessivi 135.000 mutui rinegoziabili e liberando così risorse fino a 1,4 miliardi di euro.
"Il nuovo piano di rinegoziazione da 34 miliardi promosso da Cassa Depositi e Prestiti dei mutui di Comuni, Province, Città metropolitane, Unioni di Comuni e Comunità Montane, è un'operazione di sostegno finanziario fondamentale per gli enti locali - aggiunge l'esponente Anci - messi finanziariamente a dura prova dall'emergenza sanitaria, economica e sociale legata al Coronavirus. Si tratta di un'operazione molto importante che darà sicuramente ossigeno alle amministrazioni locali consentendo loro di pagare alle prossime due scadenze del 30 giugno e del 31 dicembre solo la quota di interessi", aggiunge".
"Il tutto - conclude Occhiuto - si tradurrà in un doppio beneficio, uno immediato con la disponibilità finanziaria per il 2020 di 1,1 miliardi in più", l'altro di prospettiva, "con la riduzione delle rate future, per l'allungamento della durata di molti dei mutui esistenti".
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