Vincenzo Speziali: "Oclocrazia? No, mercimonio da postribolo!"

di VINCENZO SPEZIALI

 C'è un tempo per tutto, principalmente per riflettere (e lo dovremmo fare, per di più con scrupolo!), ovviamente a patto di possedere una certa formazione e poi, un ingrediente fondamentale -e al tempo stesso rarissimo, per i tristi tempi che viviamo- cioè il dramma del pensiero.

Difatti, nel leggere un commento di Franco Petramala (LEGGI QUI)   si evidenzia il paradossale ossimoro di vivere una partitocrazia senza partiti.

Ora, parliamoci chiaro, tranne due rari casi a noi coevi, quelli di oggi tutto potremmo definirli, ma etichettare come Partiti, le attuali pseudo forze presenti con rappresentanza parlamentare, rischieremmo di incorrere nel reato di millantato credito (a fronte dell'ipotesi più blanda).

Qui, siamo ben oltre l'Olocrazia di Polibio -in luogo e guisa di capipolo (presunti, incredibili e discutibili) che utilizzano sistemi democratici per giungere al potere- bensì è la commedia degli equivoci (e dell'ignoranza) dalla quale discenderebbe -politicamente parlando- il mercimonio da postribolo (quest'ultimo, non solo in capo ed inteso, a fronte del passato di qualche donzella senatoriale).
Anzi, già che ci siamo, molti figurati (e non certo attori!) ricordano nel postribolare mercato di cui prima, le performance di tanti 'plauteschi' Pirgopolinice, ovvero il milite fanfarone, che si vantava di successi inesistenti.

Ce ne sono tanti, ma tanti veramente e per carità di patria e non di vilta` (la quale non so nemmeno cosa sia), non facciamo i nomi, benché ognuno li conosce. E ho detto tutto! 

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