Violenza sulle donne: a Cosenza sorge un centro di ascolto in un bene confiscato alla criminalità organizzata

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Immagine di archivio
  25 novembre 2019 19:09

È stato inaugurato a Cosenza, il centro di ascolto dedicato alle donne vittime di violenza, intitolato a Fabiana Luzzi, la sedicenne accoltellata e bruciata viva dal fidanzato il 24 maggio 2013 a Corigliano Rossano. "Inauguriamo una sala per l'ascolto protetto, che è immaginata per l'ascolto delle vittime vulnerabili - ha detto il vice capo della Polizia prefetto Vittorio Rizzi - sia per donne che minori. Questo significa realizzare setting e modalità di ascolto dedicati per far emergere il sommerso, per evitare fenomeni di vittimizzazione secondaria e per fare un ulteriore passo in avanti nel rispetto delle vittime di reati così odiosi. Le statistiche dicono che l'80% dei reati di genere avviene tra le mura domestiche. Realizzare spazi di questo genere, avviare campagne informative, ci auguriamo che possano far emergere il sommerso. Per ogni donna che arriverà qui, vorrà dire che ciò che è stato fatto ha avuto un effetto".

Il centro di ascolto è stato realizzato all'interno di un immobile sottratto alla criminalità organizzata, in uso alla Questura, dove sarà presente un equipe specializzata. "Abbiamo pensato - ha detto il Questore Giovanna Petrocca - di realizzare un ambiente sereno con dei professionisti che consiglieranno il percorso da seguire per fare in modo che chi ha bisogno di aiuto si possa trovare a proprio agio". All'inaugurazione erano presenti anche i genitori di Fabiana Luzzi. "Quello che è successo a Fabiana - ha detto il padre Mario - non dovrebbe accadere mai più a nessuno. Si prova un dolore indescrivibile, siamo genitori mutilati. Lo Stato dovrebbe prendere decisioni drastiche nei confronti di chi delinque e per far questo c'è bisogno di leggi e quelle che ci sono non bastano". Chiunque avesse necessità può contattare direttamente il 113 o lo 0984/898011

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