"Vuoi sposarmi?". "Si, lo voglio... ma con la mascherina?". E nessuno si sposa più. L'organizzatore di eventi, Domenico Scamarcia, lancia l'allarme: "Danni ingenti"

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images "Vuoi sposarmi?". "Si, lo voglio... ma con la mascherina?". E nessuno si sposa più. L'organizzatore di eventi, Domenico Scamarcia, lancia l'allarme: "Danni ingenti"

“Rinnoviamo, dunque, l’esigenza di avere chiarezza da parte delle istituzioni tenendo conto, anche e soprattutto, che sarebbe giusto fare una valutazione su base regionale e non nazionale"

  15 maggio 2020 16:35

di BRUNO SODARO

"Vuoi Sposarmi?". Si, lo Voglio.. ma con il Covid-19 come la mettiamo? “E’ questa la domanda che si pongono in questo periodo, non solo le coppie, ma anche i fornitori e i professionisti che ruotano e lavorano in questo settore. Migliaia le figure professionali che in questo 2020 hanno trovato davanti a loro un improvviso e non semplice ostacolo da superare. Un Business che vale oltre 40 miliardi di euro l’anno e che di colpo si è fermato”.

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A raccontare è Domenico Scamarcia, Intrattenitore ed Organizzatore di Eventi privati, fondatore del TeamDomeDeeJay, che opera prevalentemente in Calabria. “Qui al Sud - spiega - il matrimonio non è un evento qualsiasi, ma è l’evento, molto importante per le coppie e per le loro famiglie. Sarebbe impensabile per i futuri sposi svolgere un matrimonio in mascherina o, peggio ancora, dover drasticamente ridurre il numero degli ospiti. Oltre 200.000 matrimoni previsti nell’anno in corso sono sostanzialmente in stand-by e, parallelamente, migliaia di lavoratori del settore, dalle sale ricevimento agli atelier di abiti cerimoniali, dai fioristi ai fotografi, dai wedding planner all’intrattenimento, ecc”.

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L'imprenditore poi aggiunge: “Sappiamo che stiamo vivendo un momento storico senza precedenti e ci rendiamo conto che nessun fornitore vuole sottovalutare il rischio di salute attuale, ma chiediamo soltanto chiarezza e linee guida per un comparto che purtroppo è stato dimenticato o sottovalutato. Non sappiamo cosa dire alle coppie dei mesi futuri che ci stanno contattando per cercare informazioni più precise e, talvolta, una sicurezza morale; non abbiamo idea quindi di come poterci organizzare e che tipo di precauzioni adottare in futuro. Per le coppie che hanno in progetto di sposarsi nei mesi estivi, personalmente consiglio di pensare ad una data B, una data di riserva da tenere in considerazione se la situazione non dovesse cambiare di molto. Si può pensare alla splendida stagione invernale, che grazie al nostro clima mite, è in grado di offrire scenari mozzafiato e su cui si può giocare molto con i temi da scegliere, mentre per gli sposi che amano l’estate, suggerisco di pensare anche ai giorni infrasettimanali del 2021, in modo da poter più facilmente trovare una data in cui tutti i fornitori siano disponibili a prestare il loro servizio”.

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Ma non solo i matrimoni hanno subito un fermo, anche tutti gli altri festeggiamenti, come diciottesimi, lauree, primi compleanni, che, a differenza delle nozze, molto difficilmente verranno posticipati. Un danno economico ingente, quindi, accusato dalle stesse categorie di lavoratori che hanno subito il colpo dei matrimoni e che si troveranno, per forza di cose, ad avere un bilancio 2020 con sole uscite e zero ricavi.

“Rinnoviamo, dunque, l’esigenza di avere chiarezza da parte delle istituzioni tenendo conto, anche e soprattutto, che sarebbe giusto fare una valutazione su base regionale e non nazionale. Il mio auspicio - conclude Scamarcia - è che si torni al più presto a lavorare bene ed in sicurezza, con la certezza che sarà tutto molto più bello”.

 

 

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