di CLAUDIA FISCILETTI
La tre giorni di pace, amore e musica di Woodstock rivive nella serata di apertura del Festival d’Autunno.
L’evento, che è passato alla storia come il più grande festival di tutti i tempi, quest’anno ha spento le cinquanta candeline, e lo spettacolo di Ezio Guaitamacchi, “Woodstock 50”, ha raccontato come sia nata, come si sia svolta e quale sia il lascito di un accadimento con una tale portata storica e culturale. Il tutto con la terrazza del Complesso Monumentale “San Giovanni” di Catanzaro a fare da cornice per questo viaggio nel tempo.
Uno spettacolo di racconti, suoni e visioni, in cui lo spettatore viene preso per mano e guidato verso una full immersion negli anni Sessanta, con la guerra in Vietnam a fare da sfondo e con la protesta giovanile che in Woodstock trova la sua massima espressione. Guaitamacchi, che La Nuova Calabria ha intervistato per l’occasione (LEGGI QUI), è la voce narrante, che parte dall’antefatto, da come sia nata l’idea di fare un festival di tale portata unendo tutti gli artisti rock e folk di punta in quegli anni, creando una commistione di aneddoti della tre giorni storica conditi anche da battute divertenti. Ecco che Jimi Hendrix e la sua chitarra cosmica si esibiscono in quella che è considerata quasi una dissacratoria versione dell’inno americano. Ecco Janis Joplin, che prende vita nella voce carismatica di Brunella Boschetti, ed ecco Joan Baez, interpretata dalla camaleontica Andrea Mirò.
Un racconto, quindi, che unisce alla tradizione anche l’innovazione, con arrangiamenti particolari di canzoni storiche. Interessante vedere interpretare pezzi che siamo abituati a sentire da voci maschili come quelle di Joe Cocker, Jimi Hendrix, Richie Havens, da interpreti femminili quali la Boschetti e la Mirò. Non è una cosa da tutti i giorni e aggiunge allo spettacolo quel “quid” in più che lo rende imperdibile.
Oltre ai racconti e ai suoni, ci sono anche le visioni. Sullo sfondo del palco si sono succedute immagini di quei giorni, della folla di giovani che ha invaso Woodstock, degli interpreti che sono saliti sul palco, delle chicche del tutto particolari sono gli audio originali dei discorsi fatti dal palco da alcuni degli addetti ai lavori del festival.
Il 28 settembre, il Festival d’Autunno sarà inaugurato dal concerto di Luca Carboni con il suo “Sputnik tour”, presso il Teatro Politeama di Catanzaro.
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