Atto aziendale Policlinico. Giuliano recepisce le osservazioni del rettore, ma Emodinamica resta dipartimentale

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images Atto aziendale Policlinico. Giuliano recepisce le osservazioni del rettore, ma Emodinamica resta dipartimentale

  08 giugno 2021 14:00

di GABRIELE RUBINO

Il commissario straordinario dell'Aou Mater Domini Giuseppe Giuliano ha recepito le 'osservazioni' formulate nei giorni scorsi dal rettore dell'Umg Giovambattista De Sarro sull'atto aziendale (LEGGI QUI I DETTAGLI). Un'apertura molto ampia "compresi i refusi", sottolinea lo stesso manager nella lettera inviata. L'obiettivo dichiarato è l'ottenimento dell'intesa sul provvedimento, pur se la stessa non è esplicitamente richiesta dal Decreto Calabria 2, a differenza della nomina dei commissari straordinari e ovviamente, nel caso specifico, sul protocollo Regione-Università (un'altra partita) che passa invece dall'accordo Longo-De Sarro. Giuliano ha fissato anche una deadline: l'intesa del rettore dovrà essere espressa entro dieci giorni altrimenti l'atto sarà inviato a Longo con le osservazioni recepite e senza ulteriori modifiche.

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LE INTEGRAZIONI DI GIULIANO ALLE OSSERVAZIONI DEL RETTORE- Ad ogni modo non si tratta di una ricezione passiva delle volontà accademiche. Il commissario Giuliano nel rimandare al vertice dell'Ateneo il documento "coordinato" (la vecchia versione emendata con le osservazioni di De Sarro) suggerisce delle ulteriori integrazioni al "fine di una sua eventuale correzione" (LEGGI QUI L'ANTICIPAZIONE). Una su tutte: Emodinamica resta struttura a valenza dipartimentale e non semplice come aveva scritto il rettore causando la reazione rabbiosa del prof. Ciro Indolfi (LEGGI QUI). Tra le più rilevanti anche gli incarichi delle strutture semplici che non possono essere adottate d'intesa col rettore, così come la nomina dell'OIV e la determinazione della dotazione organica. Ma eccole nel dettaglio.

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OIV, DOTAZIONE ORGANICA E CONVEZIONI- Giuliano afferma: "l’OIV (Organismo indipendente di valutazione) è organismo fiduciario del Direttore Generale una eventuale intesa pregiudicherebbe irrimediabilmente il suddetto rapporto riducendo altresì l’autonomia che contraddistingue l’organismo stesso", e poi - a proposito di decisioni da assumere d'intesa col rettore- altra stoccata: "Il DPCM del 24 maggio 2001 all’art.3 non cita intesa sulla dotazione organica pertanto si chiede di richiamare correttamente il dato normativo altrimenti verrà espunto nella fase di approvazione definitiva". Il commissario straordinario fa inoltre notare che poiché l'atto aziendale ha natura organizzativa e non negoziale, potrebbe "approvare" e non "s'impegna"  a rinnovare le convenzioni in essere fra Aou Mater Domini e Umg, inclusa quella che disciplina i Trials clinici. 

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EMODINAMICA RESTA DIPARTIMENTALE- Passiamo alla parte dell'organigramma. Il rettore aveva precisato che le strutture (complesse, dipartimentali e semplici) a direzione ospedaliera all'interno dei Dipartimenti ad attività integrata non potevano superare il 20%; per Giuliano è una percentuale "macroscopicamente errata visto che le strutture complesse sono 40 e quelle ospedaliere pari a solo tre". Inoltre, precisa il commissario straordinario: "Il direttore del dipartimento rimane responsabile della struttura complessa pertanto non si vede il senso di una ripartizione dell’impegno lavorativo tra il dipartimento e la struttura complessa di cui si è titolari. Il direttore di dipartimento dovrà assolvere alle proprie funzioni primariali in aggiunta a quelle di capo dipartimento". E poi l'affaire Emodinamica: "La valenza dipartimentale della struttura di Emodinamica verrà mantenuta come a valenza dipartimentale perché aderente alle esigenze organizzative del responsabile". E più avanti precisa anche per "la sicurezza dei pazienti". Passano invece le altre modifiche proposte negli altri dipartimenti. 

GLI INCARICHI DELLE STRUTTURE SEMPLICI NON POSSONO ESSERE D'INTESA COL RETTORE- Una delle osservazioni di De Sarro che aveva fatto storcere il naso era che anche l'attribuzioni degli incarichi di struttura semplice dovessero passare dall'intesa col rettore. In merito Giuliano precisa: "Si rammenta che le strutture semplici non rientrano tra quelle  per le quali è richiesta intesa con il Rettore". Giuliano cita l’art. 5 comma 6 del dlgs. 517 in cui non si "fa cenno ad intese con il Rettore per l’affidamento di incarichi diversi da quelli di struttura complessa. D'altronde - spiega ancora il commissario straordinario- le modalità di conferimento sono tali che eventuale interferenza nella scelta da parte del Rettore come da parte del D.G sarebbero vere e proprie violazioni di legge rispetto al principio della selezione meritocratica tipica dei recenti CCNL. Fatta tale precisazione e seguito l’iter procedurale di conferimento dell’incarico si potrebbe solo configurare una intesa postuma non genetica". Giuliano poi puntualizza: "La medesima ragione supporta la difficoltà di prevedere alcune strutture come riservate al medico ospedaliero con l’automatica  esclusione di un docente a partecipare alla procedure selettiva per l’affidamento di un incarico non riservato al personale universitario. Infatti in questo caso nulla escluderebbe  una partecipazione di un docente ad un ruolo primariale o di struttura semplice o dipartimentale come chiunque ne abbia il requisito. Tale circostanza violerebbe il principio di eguaglianza e parità di trattamento risultante come un ignobile privilegio a favore di una categoria professionale sol perché non riveste  lo status di professore universitario se non prevista dal legislatore".

LA PALLA DI NUOVO AL RETTORE- In un altro passaggio il manager ha sottolineato come risulta eccessivo il dettaglio sui trattamenti economici indicati dal rettore negli emendamenti all'atto aziendale. Infine Giuliano sottolinea come "l’abrogazione di atti regolamentali (richiesta da De Sarro, ndr) mediante un atto di diritto privato come è l’atto aziendale (leggi art. 5 comma 2 del DPCM del 24 maggio 2001) è al di fuori dell’ordinamento giuridico per le c.d. gerarchie delle fonti. In ogni caso verrà inserito ugualmente ma come fonte avrà il valore sopra descritto. Pertanto sarebbe opportuno immaginare un atto del D.G. di revoca dei Regolamenti a seguito di modifiche operate di intesa con il Magnifico". A questo punto il pallino torna in mano a De Sarro che può decidere di accettare le integrazioni suggerite da Giuliano, lasciare l'atto aziendale coordinato con le sue sole osservazioni, formularne di nuove o ovviamente una combinazione di questi casi. Naturalmente, anche nella più ottimistica delle precedenti combinazioni non è detto che alla fine De Sarro concedi l'intesa. 

 

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