Farmabusiness. Il Tdl annulla tutto: Mimmo Tallini torna in libertà

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Domenico Tallini
  17 dicembre 2020 15:15

di EDOARDO CORASANITI

Domenico Tallini, indagato e agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione "Farmabusiness", torna in libertà: il Tribunale della Libertà ha annullato la misura cautelare nei suoi confronti. 

Il collegio dei giudici, presieduto da Giuseppe Valea, ha accolto il Riesame depositato e discusso dagli avvocati Vincenzo Ioppoli, Valerio Zimatore, Carlo Petitto.

La linea difensiva ha fornito una lettura alternativa del materiale indiziario finora raccolto e che ha determinato l'emissione gli arresti domiciliari lo scorso 19 novembre per le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio politico- mafioso. Secondo la Procura guidata da Nicola Gratteri, grazie al suo ruolo di assessore regionale avrebbe agevolato la costituzione di una società dedita alla distribuzione di farmaci e riconducibile alla famiglia mafiosa Grande Aracri di Cutro. Un'operazione che avrebbe fatto riciclare denaro ai Grande Aracri e che a Tallini avrebbe portato un bacino elettorale e l'assunzione del figlio nella stessa azienda, poi fallita. 

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L'attenzione della difesa si è concentrata su diversi aspetti: il materiale d'intercettazione, in cui Tallini non viene mai registrato a colloquio con soggetti notoriamente appartenenti alla criminalità organizzata; la nomina di Giacomino Brancati a dirigente del settore area Lea del dipartimento tutela della salute – politiche sanitarie. Nomina architettata, secondo gli investigatori, direttamente dall’allora assessore con delega al personale della Regione. Per la difesa, non è così: la decisione è legittima, non viene fatta da Tallini ma dal dirigente preposto. Per il rilascio dell'autorizzazione del Consorzio per cui Tallini si sarebbe interessato, la difesa ha allegato il decreto dell'autorizzazione. 

Sul voto di scambio, gli avvocati dell'ex presidente regionale hanno prodotto documentazione estratta direttamente dal sito del ministero dell'interno (Eligendo). Dalla lettura e confronto dei dati e dei numeri, i legali hanno evidenziato come in realtà i risultati di Tallini nel territorio crotonese possano essere definiti quasi deludenti (circa 750) e marginali rispetto al dato complessivo (11mila) dei voti raccolti nel 2014.

Durante l'udienza Tallini ha anche annunciato di non volersi più candidare per difendersi dalle "accuse infamanti"

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