di CLAUDIA FISCILETTI
Scindere vita e teatro è difficile, se non impossibile. Talvolta ci si domanda se è il teatro che prenda ispirazione dalla vita o viceversa, la cosa certa è che quest’arte riesce a mettere in scena ogni sfaccettatura della condizione umana. Ma, per riuscire ad esprimere al meglio il dramma e la commedia della vita, sono necessarie persone che, oltre al talento, siano animate da un amore viscerale per il teatro, che accolgano ed accettino i sacrifici derivanti dal tempo dedicato all’arte teatrale.
Il Teatro di Calabria, che vede alla direzione artistica Aldo Conforto, è composto da persone che rispondono a queste caratteristiche. Abbiamo intervistato proprio tre tra i pilastri della compagnia teatrale: Mariarita Albanese, Salvatore Venuto e Luigi La Rosa. Hanno spiegato come l’obiettivo del TdC sia quello di promuovere e far conoscere la cultura teatrale, in particolare modo quella del teatro classico. Da ormai sei anni la compagnia mette in scena tragedie e commedie degli autori classici con la rassegna “Graecalis – Il vento della parola antica”, curandone non solo l’aspetto attoriale ma anche quello costumistico e scenografico, impegnandosi quindi a 360° per offrire al pubblico uno spettacolo di alta qualità, che oltre ad emozionare, possa far comprendere meglio le radici su cui si fonda la nostra cultura.
Un lavoro, quello del Teatro di Calabria, per nulla banale e scontato, sicuramente unico nel suo genere, a partire proprio dalle sceneggiature che per l’occasione vengono riadattate dal professore Luigi La Rosa, per poi finire al percorso di introspezione e approfondimenti dei personaggi che fanno gli attori come Mariarita Albanese e Salvatore Venuto, che possono attingere ad un patrimonio teatrale incredibilmente saturo di riferimenti all’attualità.
La compagnia teatrale coinvolge chiunque voglia far parte del mondo del teatro, proponendo un corso di dizione e un laboratorio formativo di teatro classico (LEGGI QUI), aperti non solo a chi già mastica bene la dizione e la recitazione ma anche a chi voglia approcciarsi per la prima volta a quest’arte.
Il TdC, oltre ad avere obiettivi di ben più ampio respiro regionale e non solo limitati alla città di Catanzaro, si sta già preparando per il settimo anno di Graecalis e tanto gli appassionati del teatro classico quanto il nutrito seguito di pubblico che nel corso degli anni ha apprezzato sempre di più il lavoro della compagnia, non aspettano altro che sentir soffiare ancora una volta il vento della parola antica.
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