L'invito a segnalare le molestie, in anonimato, arriva anche dal rettore dell'Umg, Giovambattista De Sarro
31 marzo 2021 12:45di CLAUDIA FISCILETTI
"Si vociferava già da un pò di qualche professore che aveva comportamenti poco consoni con le studentesse, ma non è arrivata alcuna segnalazione", la professoressa Rosa Daniela Grembiale del Centro Ascolto Donne dell'Umg, commenta così la notizia di ieri riguardo le studentesse universitarie dell'Unical e dell'Umg che, in risposta alla domanda posta da Fem.in cosentine in lotta "Pensi che l'università sia uno spazio sicuro?", hanno fatto presenti una serie di molestie sessuali che si sono svolte negli atenei.
Segnalazioni di molestie che, purtroppo, talvolta, vengono considerate quasi normali, "di rito", oltre a provocare l'ingiusto "mea culpa" della vittima, convinta che se succedono questo genere di cose la responsabilità è soprattutto sua. Centinaia di ragazze, di donne, hanno trovato il coraggio di parlare, tra queste la testimonianza data da una delle studentesse dell'Umg.
Quasi immediate le reazioni delle istituzioni accademiche, a partire da quella del rettore Unical, Nicola Leone (LEGGI QUI), e del Centro Ascolto Donne dell'Umg che invita le studentesse a segnalare qualsiasi tipo di disagio subito, dalle molestie sessuali alle discriminazioni. "Non ci sono pervenute segnalazioni da parte delle studentesse e, per questo, non possiamo agire e nè denunciare. Per questo invitiamo le studentesse a segnalare, in maniera anonima naturalmente. Poi il Centro potrà rivolgersi agli organi giudiziari", portavoce dell'appello è la professoressa Grembiale, a cui si unisce anche il rettore Umg, Giovambattista De Sarro.
Il Centro di ascolto è stato istituito poco più di dieci anni fa, voluto fortemente proprio dal professore De Sarro che, all'epoca, era preside della Facoltà di Medicina. "Purtroppo non è pervenuta mai alcuna segnalazione, nonostante girassero già voci sul comportamento poco consono di qualche professore", continua la professoressa Grembiale che, ad oggi, si occupa del Centro con le professoresse Cristina Segura Garcia, Rosa Marotta, la dottoressa Giovanna Mangano e la signora Elisabetta Durante.
La notizia, quindi, non ha colto di sorpresa gli organi istituzionali dell'Umg che, tuttavia, non avendo alcuna segnalazione diretta da parte delle studentesse, non possono agire perché le voci di corridoio, senza denunce e prove concrete, rimangono appunto questo: voci di corridoio. "Vogliamo sostenere le studentesse. Siamo pronte ad aiutarle dal punto di vista psicologico, ma è necessario che vengano a parlare con noi", spiega la professoressa Grembiale, esprimendo la volontà di voler supportare le studentesse per qualsiasi disagio abbiano riscontrato in ateneo, dalle violenze, alle molestie, alle discriminazioni.
Uno sportello di ascolto, il Centro, che è a disposizione delle studentesse da oltre dieci anni e che è possibile consultare sul sito dell'Umg sotto la voce "Servizi dell'Ateneo", o che si può raggiungere telefonicamente ai numeri 0961.3694320/4079 oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica ascoltodonne@unicz.it.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736