Nuova Giunta, in Consiglio Donato 'apre' alla maggioranza e Talerico è dialogante: il vento della realpolitik

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Palazzo De Nobili a Catanzaro
  07 agosto 2023 20:04

Che il vento politico al Comune di Catanzaro sia cambiato lo si è capito da settimane. Le dimissioni in serie degli assessori Venturino Lazzaro e Nino Cosentino (con la posizione di Aldo Casalinuovo in bilico) hanno cambiato la road map del sindaco Fiorita, che immaginava un rimpasto di Giunta all inclusive. Lo stesso primo cittadino, nel congedare i due membri dell'esecutivo, è passato dalla narrazione del cambiamento ortodosso dei primi mesi di Amministrazione all'algoritmo, adattato ai parametri della realpolitik, della 'stabilità' politica a costo di sacrifici nei rapporti personali. Traduzione: la Giunta cambierà per far posto a sensibilità in grado di allargare il perimetro di una maggioranza che ha numeri risicati. 

L'altro segno tangibile nella direzione di nuovi assetti nella maggioranza e di nuovi rapporti fra la stessa e almeno un pezzo dell'opposizione si è visto oggi nella seduta del Consiglio comunale di Catanzaro. Uno dei fili conduttori del primo anno dell'Amministrazione Fiorita è stato il duello rusticano fra due ex candidati a sindaco. Uno già in maggioranza (che vuole più spazi e peso), ossia Antonello Talerico, e l'altro all'opposizione, ossia Valerio Donato. Questo pomeriggio, nella sala consiliare di Palazzo di Vetro, il primo ha aperto al secondo quasi facendo venire meno un veto issato mesi addietro, e il secondo ha aperto a una collaborazione con la maggioranza per non buttare al macero i restanti quattro anni. Talerico è sicuro che avrà tre assessori. Oltre al già presente Antonio Borelli, è sicuro Giorgio Arcuri e molto avanti Giuseppina Pino. 

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L'apertura di Donato, a sua volta, è significativa perché arriva a poche ore da una frenata nella trattativa in atto con Fiorita. Il gruppo di tre consiglieri di quest'area ha da tempo individuato Roberto Guerriero come 'designato' per siglare il patto con quelli che sono stati gli acerrimi rivali alle ultime elezioni. Le richieste esose hanno, per il momento, rallentato il tutto. Ma, appunto, l'atteggiamento di Donato lascia intendere che ancora le porte e le finestre del dialogo sono aperte e, magari, rivedendo (al ribasso), le pretese l'accordo è tutt'altro che tramontato.  

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Nel frattempo in Aula passa la modifica (anzi, le modifiche) alla convenzione per l'utilizzo del Ceravolo (oggettivamente peggiorativa per l'Ente rispetto alla precedente versione, non tanto per la questione dell'eliminazione della revoca dell'accordo a causa dei lavori, quanto per altri 'oneri' caricati sul Comune LEGGI QUI) e la pratica pluri-rinviata sulle aree in cui non si applica la legge sulla rigenerazione urbana, che di fatto è una disciplina transitoria in attesa del preliminare del Psc (LEGGI QUI). Si lavorerà pure a puntellare la maggioranza, ma anche oggi è caduto il numero legale. Questa volta sui debiti fuori bilancio. Forse il problema non sono gli accordi politici ma più semplicemente sarebbe più saggio andare in seconda convocazione, come si faceva nella passata consiliatura che godeva di numeri ben più solidi. 

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