Sanità. La Calabria resta ultima ma arriva la "sufficienza": i dati LEA in attesa di validazione

La Calabria resta sempre all’ultimo posto, ma almeno ha raggiunto la sufficienza. Il punteggio dei LEA (i livelli essenziali di assistenza, l’indicatore che misura la quantità e qualità dei servizi sanitari) nel 2018 avrebbe raggiunto quota 162. Il condizionale è d’obbligo perché, come riferisce il Sole 24 ore, i numeri calabresi, come quelli delle altre regioni, devono essere definitivamente avallati dal Comitato LEA nei prossimi giorni. In caso di validazione, per la sanità calabrese sarebbe un bel balzo in avanti considerando che, nel 2017, il punteggio LEA si era fermato a soli 136 punti. Un miglioramento di 26 punti, che consente di superare l'asticella di "adempienza", fissata a 160. Detto questo, la Calabria rimane comunque il fanalino di coda, dietro alla Campania da pochissimo uscita dal regime di commissariamento. 

Già in estate si era detto delle prime verifiche intermedie del Comitato LEA, e degli scontri in atto fra il dipartimento Tutela della Salute e ministero per il mancato riconoscimento di alcuni punti legati ai parti (LEGGI QUI). La Regione pretendeva il riconoscimento di almeno 152 punti sbattendo contro il muro ministeriale.

Il lavorio dei mesi successivi deve aver premiato se, come risulta da questa proiezione, l'indicatore finale si è incrementato di un'altra decina di punti. Peraltro, il riconoscimento di questo punteggio potrebbe significare lo sblocco per la sanità calabresi di premialità pregresse pari a circa 300 milioni di euro. In ogni caso, dal prossimo anno ci sarà una sorta di rivoluzione perché il nuovo Patto per la Salute prevede l'attuazione dei "nuovi LEA", che sarà un requisito determinante per l'uscita dal regime di commissariamento.  

DI SEGUITO LA CLASSICA PROVVISORIA SUI LEA DELLE DIVERSE REGIONI

CLICCA QUI