"Transazione da 3 milioni giustificata con documento fittizio", i ministeri mettono nel mirino l'Asp di Cosenza e una società privata

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images "Transazione da 3 milioni giustificata con documento fittizio", i ministeri mettono nel mirino l'Asp di Cosenza e una società privata
La sede Asp di Cosenza

E' quanto contenuto in uno stralcio del verbale che vigilano sull'attuazione del piano di rientro della sanità calabrese nella riunione dello scorso 22 gennaio

  19 aprile 2024 01:39

di GABRIELE RUBINO

Le società di factor e gli enti del servizio sanitario calabrese. Una relazione tossica per i conti pubblici regionali, che ha scavato autentiche voragini. Un po' come le decisioni nel settore pensionistico, su questo fronte le scelte sbagliate del passato si riverberano a lungo negli anni dopo.  

Banner

Descrizione astratta che trova concretezza nel rapporto fra l'Asp di Cosenza (la più grande della Calabria) e la BFF Bank (il più grosso factor nazionale in sanità). Un rapporto finito anche nel mirino dei ministeri vigilanti sul piano di rientro. Nel verbale della riunione dello scorso 22 gennaio, in merito all'analisi dello stato patrimoniale si legge: "I Tavoli chiedono chiarimenti in quanto la transazione e la relativa presa d’atto da parte dell’ASP di Cosenza (D.D. n. 1758 del 29/09/2017) sono risalenti all’anno 2017 ma gli effetti, o parte di essi, sono registrati nel CE 2022". E fin qui nulla di che se non fosse per il prosieguo: "Si chiedono chiarimenti in merito al disallineamento tra l’importo di 2,012 milioni di euro rilevato nelle insussistenze attive e l’importo per interessi a cui la BFF rinunciava pari a 2,188 milioni di euro. Si chiedono, inoltre, chiarimenti in merito al pagamento per interessi riconosciuti dalla transazione per 3,283 milioni di euro, non supportato da nota di debito, ma da documento fittizio, come si rileva dalla documentazione prodotta con prot. 7 del 9/01/2024". 

Banner

Non si sa se da allora (magari nella riunione con i ministeri di qualche giorno addietro) siano stati forniti i dovuti chiarimenti. A proposito di transazioni 'sospette', giova ricordare coma La Nuova Calabria aveva segnalato quella 'monstre', sicuramente per entità, da 39 milioni di euro chiusa a fine dell'anno scorso (LEGGI QUI). Un atto stipulato sempre con la BFF Bank e che non aveva certo brillato di trasparenza pur rientrando nell'ambito della procedura di cirocolarizzazione.

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner