di TERESA ALOI
Mancano pochi giorni al Natale. Giorni di festa che diventano anche il momento in cui il dolore si fa più forte. Dove i ricordi non sono consolanti ma, al contrario, accrescono la sofferenza. E' così per Eleonora Mirabello, la sorella di Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni, i due fratelli originari di San Gregorio d'Ippona, nel Vibonese, scomparsi da Dolianova, un comune nel sud della Sardegna, il 9 febbraio scorso e i cui corpi vennero ritrovati nella campagna sarda giorni dopo.
Ricorda i momenti belli vissuti tutti insieme anche quando la vita ti separa e ti porta a prendere strade diverse.
"Sarà il primo Natale che trascorrerò senza i miei fratelli, senza Davide e Massimiliano. Non sarà un Natale come gli altri, sarà un Natale pieno di buio e disperazione e di tante tante domande senza risposte. Perché - spiega Eleonora - è quasi un anno che loro non ci loro più e noi ancora non abbiamo risposte".
Vive di ricordi Eleonora "mi rivedo piccolina tutti e cinque attorno all'albero a ridere e scherzare e a scartare i regali. Rivedo Massimiliano raccontare barzellette e Davide in cucina che prepara nuove ricette".
Poi si diventa grandi e "ognuno di noi ha preso la sua strada. Chi è andato a Roma chi in Sardegna. Ma questo non ci ha minimamente allontanato. Abbiamo sempre cercato di passare insieme il Natale e quando non era possibile abbiamo sempre fatto videochiamate a mezzanotte per brindare insieme e scambiarci gli auguri".
Non era certo la distanza ad allontanare sorelle e fratelli. "Mai avrei pensato che potesse arrivare questo giorno, che questa tradizione venisse interrotta così. Vivo di ricordi. Sono i ricordi - sottolinea ancora Eleonora - che mi danno la forza di andare avanti, di lottare perché io voglio che i miei fratelli abbiano giustizia. Voglio ringraziare il Gruppo investigativo dei carabinieri di Cagliari, il magistrato che segue le indagini, gli avvocati che stanno lottando insieme a noi e io sono sicura che faranno di tutto per far avere giustizia a Davide e Massimiliano. Devono avere giustizia, noi prendiamo giustizia".
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