I professori Francesco Maria Galassi ed Elena Varotto, del FAPAB Research Center di Avola affiancheranno la professoressa Aquila nella consulenza
01 novembre 2021 09:42di TERESA ALOI
Sarà il professore Francesco Maria Galassi e la ricercatrice Elena Varotto, nominati dal sostituto procuratore Irene Crea, ad affiancare la professoressa Isabella Aquila dell'istituto di Medicina legale dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. Si amplia il collegio medico che dovrà valutare le lesioni inferte dai cani su Simona Cavallaro, 20 anni, la giovane soveratese sbranata, ad agosto scorso, da un branco di cani nelle vicinanze di un'area picnic in località Monte Fiorino, nel territorio del comune di Satriano, nel Catanzarese.
Francesco Maria Galassi è medico e paleopatologo, direttore del FAPAB Research Center di Avola in Sicilia, si occupa dello studio delle malattie nel passato e della loro evoluzione. Esperto di mummie e cold case storici, aderisce alla sezione di archeologia del College of Humanities, Arts and Social Sciences della Flinders University (Adelaide, Australia) come professore associato. È autore di numerosissime pubblicazioni storicomediche paleopatologiche e di studi di risonanza internazionale. Nel 2017 la rivista americana Forbes lo ha inserito tra i 30 scienziati under 30 più influenti in Europa.e antropologi forensi della FAPAB Research Center (Avola, Sicilia).
Elena Varotto, è antropologa forense e paleopatologa, vicedirettrice del FAPAB Research Center di Avola. Si occupa dello studio dei resti umani antichi in contesti archeologici e del riconoscimento di cadaveri sconosciuti di interesse forense. Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e membro di diverse società scientifiche.
Dunque, un vero e proprio team che si occuperà di una tragedia che, l'estate scorsa, ha sconvolto un'intera comunità e non solo.
La giovane, era nella pineta di Satriano quando, all'improvviso, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stata accerchiata da una quindicina di cani che non le avrebbero dato via di scampo. Un'aggressione vera e propria, quella subìta dalla ventenne che era lì in compagnia di un amico, in cerca di un posto dove ritrovarsi per un pic nic il giorno dopo: gli animali, tra maremmani e meticci - l'avrebbero attaccata alle spalle mordendola principalmente alle gambe. E lei, in un primo momento avrebbe cercato, inutilmente, di allontanarli, difendendosi da quell'orrore. Ma erano in troppi e aggressivi a tal punto che per catturarli, si rese necessaria la sedazione.
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