"Sono giorni di indicibile dolore per la comunità di Diamante che si è stretta idealmente attorno alla famiglia di Serena Cosentino in questa prova drammatica che è stata costretta ad affrontare. Con immensa mestizia ci accingiamo a celebrare i funerali di questa ragazza che ci ha lasciato troppo presto, una giovane vita sottratta ai suoi cari e al suo futuro".
E' quanto afferma il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, che annuncia la disponibilità del Comune calabrese a costituirsi parte civile. "Accompagneremo la funzione religiosa - prosegue Magorno, che è anche senatore - con il lutto cittadino, in segno di estrema vicinanza alla famiglia e a tutti i suoi affetti. Nello stesso tempo, vigiliamo sugli sviluppi giudiziari e sul lavoro che in queste ore gli inquirenti piemontesi stanno portando avanti per fare luce su cosa sia realmente accaduto a Mottarone, quali le cause della tragedia".
"I primi riscontri purtroppo ci consegnano un quadro di responsabilità diffuse e di colpevoli omissioni, che ora dovranno essere vagliate dalla magistratura nei successivi e doverosi riscontri investigativi e di giudizio. Sono convinto che mai come in questa tragedia densa di dolore e ingiuste privazioni, di vittime innocenti e di vite spezzate la ricerca della giustizia debba essere celere ed efficace, - conclude - ecco perché il Comune di Diamante è pronto a costituirsi parte civile e fare così la propria parte nella doverosa affermazione della verità".
Ed infatti, all'alba, dopo una notte di interrogatori, a tre giorni dalla tragedia è arrivata la svolta. Tre i fermati: Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce l'impianto, la Ferrovie Mottarone srl, il direttore e il capo operativo del servizio. A disporre il fermo, il procuratore della Repubblica di Verbania, Olimpia Bossi, che con il pm Laura Carrera coordinano le indagini dei carabinieri.
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